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Lo scaricatore di clandestini ​fa pure il galletto con Salvini

Lo scontro si infiamma. Dopo le scuse beffa delle autorità francesi, l'Eliseo attacca Salvini: "Deve relativizzare le cose"

Lo scaricatore di clandestini ​fa pure il galletto con Salvini

Non solo Emmanuel Macron permette ai suoi gendarmi di intrufolarsi, in piena notte, in territorio italiano per scaricarci immigrati africani senza permesso di soggiorno, ma si mette persino a gettar fango su Matteo Salvini solo perché gli ha fatto notare che il suo comportamento è a dir poco "vomitevole". Il braccio di ferro tra il Viminale e l'Eliseo la dice lunga su quanto siano incrinati ormai i rapporti tra i due Paesi. Da una parte il presidente francese cerca di fare il furbo, predicando in Europa accoglienza e poi respingendo (di nascosto) i clandestini in Italia, dall'altra il ministro dell'Interno italiano che combatte contro i partner europei affinché il Belpaese non venga più considerato l'hotspot d'Europa.

Il blitz di venerdì scorso non è l'unico strappo di Parigi. Come denunciano gli stessi poliziotti italiani, "la toppa ufficiale del governo francese alla sconfinamento in Italia è ancora peggio del buco". Le scuse fornite ieri sera dalla prefettura del Dipartimento delle Alte Alpi sono infatti una grossa presa in giro: pur ammettendo l'operazione, hanno provato a derubricarlo a "deplorevole errore" di militari inesperti che "avevano una scarsa conoscenza del luogo" facondo così infuriare Salvini che ha prontamente respinto le scuse al mittente. "Abbandonare degli immigrati in un bosco italiano non può essere considerato un errore o un incidente - ha tuonato in mattinata il vice premier leghista - siamo di fronte a una vergogna internazionale, e il signor Macron non può far finta di nulla".

Sebbene le vicende di Ventimiglia e i precedenti di Bardonecchia e del confine piemontese abbiano già dimostrato agli occhi di tutta l'Unione europea quali siano le politiche migratorie attuate dall'Eliseo, nessuno a Bruxelles ha pensato di muovere un dito. Non solo. Davanti alle rimostranze di Salvini, che adesso vuole "andare fino in fondo" a questa drammatica vicenda, Macron si permette addirittura di cambiare le carte in tavola e gettar fango sul governo italiano. Pur riconoscendo che l'episodio di Claviere è stato un "errore", ha infatti denunciato una "strumentalizzazione politica individuale" da parte di Salvini. "Bisogna relativizzare le cose", ha dichiarato la presidenza francese sottolineando, davanti alla stampa, che il premier Giuseppe Conte "non ha fatto di questo incidente la testimonianza di una crisi". Il problema, però, resta. E l'Eliseo non può cavarsela con un banale "gestiamo insieme una frontiera comune e ci sono puntualmente, dalle due parti, dei piccoli incidenti spiacevoli". Anche perché gli episodi sono sempre univoci e ben documentati. Già lo scorso 2 agosto la gendarmerie aveva sconfinato senza avvisare le autorità italiane. E prima ancora, a Bardonecchia, aveva fatto irruzione in un centro di prima accoglienza per arrestare un presunto spacciatore (guarda il video). Per non parlare, poi, dei continui soprusi a Ventimiglia dove i militari transalpini "si atteggiano da padroni".

Una vergogna che adesso deve finire.

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