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I social media contrastano la depressione degli over 65

L’uso dei social media da parte degli over 65 è un valido aiuto per sconfiggere la depressione e il dolore cronico. Contrasta l’insorgenza della demenza senile e dell’Alzheimer

I social media contrastano la depressione degli over 65

L’uso dei social media da parte degli anziani sta crescendo sempre più in tutto il mondo.

I social stanno diventando un valido aiuto per contrastare la solitudine e l’insorgenza di casi di depressione dovuti al proprio stato di salute. A confermarlo è uno studio recente condotto dall’Università del Michigan e della Pennsylvania.

Le ricercatrici Ann Arbor, Tuo- Yu Chen, Shannon Ang grazie al loro studio approfondito sulle nuove tecnologie, hanno messo in evidenza i vantaggi che la popolazione anziana può trarre dall’uso del social media. Dallo studio è emerso che circa 3401 persone di oltre 65 anni è riuscito a sconfiggere l’isolamento sociale e la depressione grazie ai social. Grazie ad essi queste persone sono riuscite a sentirsi integrate, vive e attive. Hanno mantenuto i contatti e le interazioni con gli amici e i famigliari soprattutto se distanti.

Ad usare i social sono soprattutto le persone anziane che soffrono di dolore cronico a causa di patologie che li costringono a limitare la loro vita sociale riducendolo al minimo indispensabile. Il rischio di cadere in depressione in questi casi è notevole. A causa di un dolore cronico è collegata la minore o maggiore autonomia e la costrizione a stare tutta la giornata da soli tra le mura domestiche.

Oltre a svolgere un ruolo di integrazione sociale, l’uso dei social permette all’anziano di mantenersi attivo cerebralmente. Utilizzando il pc o il tablet, la persona allena la memoria, la concentrazione e l’attività dei neuroni. Tutto ciò è un’utile misura di prevenzione dell’insorgenza di malattie neurodegenerative come la demenza senile o l’Alzheimer.

L’uso del pc o del tablet da parte degli anziani è aumentato notevolmente del 28,6% dal 2016 ad oggi. Merito dei validi corsi di alfabetizzazione digitale che vengono organizzati in tutto il territorio italiano da parte delle associazioni di volontariato, i centri ricreativi, le Banche del Tempo e le Università della Terza Età.

Secondo gli psicologi l’uso delle nuove tecnologie da parte degli over 65 e i corsi di alfabetizzazione digitale sono considerati delle valide opportunità per sentirsi vivi, al passo coi tempi moderni e per integrarsi nel sistema sociale.

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