Cronaca locale

Il Duomo celebra Paolo VI concerto in onore del santo

Domani il Coro propone canti della nostra liturgia in ricordo del pontefice che fu arcivescovo a Milano

Il Duomo celebra Paolo VI concerto in onore del santo

«In nomine Domini», concerto in omaggio di San Paolo VI. È l'evento in programma domani a partire dalle ore 19 nel Duomo di Milano (ingresso libero, fino a esaurimento posti). Al centro delle navate la Cappella musicale che viene diretta da don Claudio Burgio. Iniziativa legata alla canonizzazione di Paolo VI appunto, che fu arcivescovo del capoluogo lombardo dal 1954 al 1963. Un appuntamento aperto a tutta la cittadinanza: il concerto si svolgerà al termine della celebrazione eucaristica vigiliare delle ore 17,30 presieduta da monsignor Gianantonio Borgonovo, arciprete della cattedrale. Il programma.

Per l'evento un impegno ampio, si va da autori quali Hassler («Cantate Domino») a Refice («Quid Retribuam») a brani come «Interrogavi Angelum» di Agostino Quaglia, passando per lavori del compositore Luciano Migliavacca (canti eseguiti il 24 novembre 1963 nella Cappella Sistina durante la santa messa presieduta da Paolo VI per la «famiglia della Fabbrica del Duomo»). Nella terza parte dell'incontro, altra opera dello stesso autore: «Il Gran Mistero - cantata a 4 voci miste, organo e pianoforte», su testo di Giulio Salvadori. Pagine che hanno avuto origini in loco. Già, proprio così.

Il repertorio scelto fa parte del ricco patrimonio musicale della Cappella, con composizioni scritte dal XVI secolo ai giorni nostri oggi. Il complesso vocale del Duomo è attivo dal 1402 ed è ancora la prima istituzione culturale della città e una tra le più antiche al mondo. Il patrimonio musicale dunque, di grande valore storico-artistico, è costituito dai nuovi e antichi spartiti composti dai maestri che si sono succeduti nel corso dei secoli. La tradizione della Cappella si fonde con la Cattedrale in una scuola dove i pueri cantores (voci bianche: soprani e contralti, ndr) ricevono formazione culturale e musicale per la Schola Puerorum deputata alle esecuzioni in Duomo. Di più. Nella sua storia pluricentenaria il complesso corale ha avuto maestri e organisti di grande fama: Matteo da Prato e Matteo da Perugia, rispettivamente primo organista (nominato nel 1394) e primo Maestro (nominato nel 1402); Franchino Gaffurio (1484 - 1522), celebre compositore e teorico, umanista e poeta; Michelangelo Grancini, il più noto compositore del Seicento milanese e molti altri rappresentanti dell'arte musicale settecentesca fra cui Benedetto Neri, Raimondo Boucheron. Luciano Migliavacca (1957 - 1998) nel Novecento riuscì a coniugare, in una sintesi originale, la tradizione del sacro con istanze più moderne della chiesa post conciliare. Tutto questo ha avuto un governo. Si tratta de La Veneranda Fabbrica che tra l'altro promuove i concerti: è lo storico ente preposto alla conservazione e valorizzazione della cattedrale. Istituito nel 1387 da Gian Galeazzo Visconti, allora Duca della città, per la progettazione e costruzione del monumento, si adopera da oltre 600 anni nella conservazione e restauro architettonico e artistico del Duomo. Ancora musica.

Il prossimo appuntamento con gli eventi musicale è il 23 ottobre, quando ci sarà l'Ensemble da camera Mo-Mus diretta da Stefano Seghedoni: pezzi del Novecento italiano con autori che vanno da Mascagni e Respighi e non solo, autori che si dedicarono al sacro.

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