Politica

Scamorza con il batterio, spada e tonno «pericolosi»

Ritirati lotti «Coop» e «Parmareggio» a rischio Escherichia coli. Problemi anche per «Mareblu»

Jacopo Granzotto

Scatolette e preconfezionati vanno alla grande. Fanno guadagnare tempo alle famiglie e soldi ai ristoratori. Ma in trent'anni siamo passati da neanche la scadenza agli esami al microscopio. Come nel caso dell'insalata in busta. Dicono che è un raccoglitore di batteri. Come il salmone affumicato (della Kv Nordik) che è a rischio listeria. E come i cornetti in busta: l'altra settimana la Bauli si è visto ritirare un lotto per presenza di salmonella. Ieri ennesimo richiamo per lo spada affumicato in busta della Berardini Gastone. E siamo solo a metà ottobre.

L'attualità riguarda tonno e formaggi. Sono state trovate tracce di Escherichia coli nei lotti da 140 grammi di scamorza bianca a fette della Coop e nelle «Cuor di fette» Parmareggio. Prodotti presi a quintalate dai nuovi imprenditori del panino gourmet che in Italia spuntano come funghi. I lotti Coop scadono l'08 e il 12 novembre; i Parmareggio il 12 e 17 novembre 2018. Naturalmente non vanno consumati, ma restituiti assieme al rimborso. La scamorza Parmareggio è prodotta nello stabilimento di Montecavolo di Quattro Castella, provincia di Reggio Emilia. L'avviso di richiamo precisa che la presenza di Escherichia coli produttore di Shiga-tossina (Stec) è stata accertata dalle analisi dell'Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno per l'Asl NA 2 Nord. Alcuni lotti sono stati richiamati in quanto si sospetta una contaminazione della materia prima usata in fase di produzione. Informazioni al numero verde Coop 800.805580.

L'Escherichia coli è un batterio Gram-negativo piuttosto diffuso ma non sempre «cattivo». Non causa danni, anzi collabora alle funzioni fisiologiche in molti organismi, compreso il corpo umano. Ma esistono ceppi pericolosi. Sono quelli che producono verocitotossina o Shiga-tossina (Vtec o Stec), che sono sostanze responsabili di patologie che possono essere molto gravi.

Non finisce qui. Sempre ieri i supermercati «Il Gigante» hanno deciso di ritirare dal commercio alcune confezioni di Tonno Mareblu all'olio d'oliva per «un potenziale problema di produzione legato all'integrità del packaging che potrebbe compromettere la qualità del prodotto». Si tratta delle confezioni di tonno da 12x80 grammi e 6x80 grammi, con data di scadenza 5 gennaio 2023 prodotte da Indian Ocean Tuna Ltd (gruppo Thai Union) nello stabilimento di Victoria, a Mahé, nelle Seychelles. Il richiamo, fanno sapere, non riguarda altri prodotti Mareblu e altre date di scadenza.

A corredo di quanto riportato c'è un recente studio dell'università di Harward. Dice che le persone che consumano una grande quantità di cibi in scatola (minestroni soprattutto) sono più esposte all'obesità, ai cambiamenti ormonali e a problemi cardiaci e diabete.

Forse sarebbe meglio andare sul fresco.

Commenti