Controcultura

Casali smonta le "bufale" della scienza

Casali smonta le "bufale" della scienza

Chi è morto il 5 maggio 1821 a soli 52 anni? Tutti in coro: Napoleone. Esatto. Perché è morto? Tuti in coro: è stato avvelenato dall'arsenico. E invece no. Bufala avvelenata! La descrizione di come si sia arrivati ad assolvere l'arsenico costituisce una delle dieci bufale fatte «inacidire» da Franco Casali nel gustosissimo libello Scorie radioattive e olio di palma. Le bufale scientifiche hanno la data di scadenza? (Pendragon).

L'autore, fisico nucleare che in passato fu responsabile di un centro di ricerca con due reattori nucleari, da oltre trent'anni si dedica anche alla divulgazione scientifica. In questo libro ha voluto estenderla a più temi tra cui: olio di palma, riscaldamento globale, energia per il futuro, effetti delle radiazioni ionizzanti, e anche divagazioni a briglia sciolta di certi programmi televisivi. Casali inacidisce queste bufale in maniera divertente facendo, però, riferimento a comprovati dati scientifici. «Forse che non posso dire le cose serie in modo scherzoso?», scriveva Orazio (Quinto Flacco), idolo e guida del nostro autore.

Per coloro che bramano di saperne di più, l'autore ha inserito tre Appendici («Analisi per attivazione neutronica», «Diagnostica con raggi X e neutroni», ed «Effetti delle radiazioni su gli esseri viventi»). I titoli mettono paura, ma la loro lettura è di tutto riposo.

Dopo aver messo in ridicolo le affermazioni del conduttore di un importante programma della televiosione nazionale, che aveva affermato che gli americani erano stati in grado di farsi la bomba atomica di Hiroshima grazie a settanta kg di uranio regalato da un generale nazista a uno 007 americano, Casali spiega perché gli americani presero questa terribile decisione. Spiegazione opportuna! Non tutti conoscono, infatti, il ruolo che ebbe l'Urss, e il fatto che i giapponesi stavano producendo uranio arricchito per bombe atomiche o reattori nucleari, e che i tedeschi non erano riusciti a fare un reattore per produzione di plutonio, come quello realizzato da Fermi, per un banale errore di misura sulle caratteristiche nucleari della grafite.

Per farsi perdonare la trattazione di un argomento un po' ostico come la fusione nucleare, l'autore conclude con «Noi e gli altri», una pungente bufala dove si dimostra che, in tante cose, gli italiani sono migliori degli altri. Ad esempio: consumo pro capite di petrolio e di gas per effetto serra, produzione agricola per unità di terreno coltivabile, violenza sulle donne e obesità. È veramente sorprendente venire a sapere che, tra tutte le nazioni europee, l'Italia ha la minore percentuale di obesi.

Altro che flat tax! Chissà, forse mangiamo poco perché abbiamo paura della panz-tax, la tassa sulla pancia! Diciamolo sottovoce, non si sa mai che il governo la prenda come suggerimento.

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