Cronaca locale

Rivoluzione in 10 anni: il futuro di Milano tra Scali e piazza d'Armi

Le nuove sfide dopo CityLife e Porta Nuova con la riapertura dei Navigli e la metrò blu

Rivoluzione in 10 anni: il futuro di Milano  tra Scali e piazza d'Armi

«Milano è una delle città più ammirate a mondo, ma non deve commettere l'errore di dormire sugli allori e credere nella vocazione a lungo periodo» diceva il sindaco Beppe Sala dieci giorni fa intervenendo al Domus Forum sul futuro delle città. Il merito dell'«altissima reputazione e attrattività di Milano all'estero», che ne fa una delle città più visitate in Italia, è anche dei nuovi quartieri che sono in via di completamento in questi mesi o pronti a essere inaugurati. Così se da un lato Sala può farsi bello con le iniziative lanciate dalle amministrazioni precedenti, Moratti in primis, sono numerose e complesse le sfide urbanistiche che attendono la città nei prossimi anni. Gli scali ferroviari, il completamento della linea blu, la scommessa sul futuro di Città Studi e piazza d'Armi e la riapertura dei Navigli sono le sfide che attendono il sindaco in prima persona.

I QUARTIERI DA COMPLETARE

È in fase di completamento «Lo Storto», il grattacieloda Daniel Libeskind a City Life. Un progetto, avviato dal sindaco Letizia Moratti e contestatissimo al suo nascere, insieme ai grattacieli di Porta Nuova che ora è diventato, con piazza Gae Aulenti, uno dei simboli della nuova Milano. Proprio a Porta Nuova sabato verrà inaugurata la «Biblioteca degli alberi», progettata dalla paesaggista Petra Blaisse, con i suoi 10 ettari di estensione sarà il terzo parco pubblico più grande del centro.

Così è ripartito anche il cantiere di Santa Giulia grazie alla nuova joint venture di Landlease e Risanamento. È stato inaugurato dal sindaco due settimane fa l'edificazione di Spark One, che insieme a Spark Two porteranno nell'area a sud est della città uno dei più grandi business center con i 150mila metri quadrati di estensione. Sempre a Santa Giulia sorgerà l'Arena, palazzetto da 18mila posti che dovrebbe ospitare le gare di pattinaggio artistico e shorttrack per le Olimpiadi, e che verrà costruito anche se Milano e Cortina non dovessero aggiudicarsi i Giochi del 2026, come forum per concerti.

Grande scommessa il futuro di Città studi, se, come sembra anche dalle ultime dichiarazioni del neorettore dell'Università degli Studi Elio Franzini, le facoltà scientifiche, Chimica e Farmacologia in primis dovessero trasferirsi nell'area Expo. Qui sorgerà il Parco Mind, che dovrebbe ospitare anche Human Technopole, il nuovo istituto di ricerca italiano sulle Scienze della Vita. Il progetto per la realizzazione del campus universitario è stato deliberato da via Festa del Perdono, ma tutta da giocare è la partita di Città Studi che sarà svuotata di studenti, ricercatori e facoltà.

Altre grande scommessa l'area di piazza d'Armi a Baggio, al momento una distesa di sterpaglie tra la Caserma Santa Barbara, i magazzini militari e l'ospedale San Carlo. Nel 2015 Invimit, società di gestione del risparmio del Ministero dell'Economia, è stata incaricata del recupero e della valorizzazione dell'area. Nel 2017 l'architetto Leopoldo Freyrie è stato incaricato di progettare un grande eco-quartiere con un parco da 27 ettari e funzioni pubbliche. Ad agosto è partita la bonifica dall'amianto e la demolizione degli ex magazzini militari.

GLI SCALI FERROVIARI

Sarà lanciato questa mattina il concorso internazionale indetto da FS Sistemi Urbani e Coima per la redazione dei masterplan di rigenerazione degli scali ferroviari Farini (618.733 metri quadrati) e San Cristoforo (158.276 metri quadrati). Con questi anche Greco, Lambrate, Porta Romana, Rogoredo, Porta Genova. L'accordo di programma tra Comune e Fs prevede che il 65 per cento della superficie totale, pari a oltre 675 mila metri quadrati sia destinato ad aree verdi, mentre per quanto riguarda le volumetrie vincolato il 30 per cento a edilizia convenzionata.

LE PERIFERIE

È stato presentato in giunta venerdì il pacchetto per la riqualificazione delle periferie per un investimento da 1,6 miliardi. Cinque le periferie «bersaglio» che richiedono gli interventi più urgenti: Gallaratese, Giambellino-Lorenteggio, Niguarda-Bovisa, Adriano-Padova-Rizzoli, Corvetto -Chiaravalle- Porto di Mare.

M4

Si dovrebbe concludere entro il luglio 2023, la linea blu della metropolitana che collegherà l'aeroporto di Linate alla stazione di San Cristoforo per 15,2 chilometri. Una scadenza già prorogata di 15 mesi rispetto a quella origine, con oltre 300 milioni di euro di extracosti, per una spesa complessiva di circa 2 miliardi di euro. É di due giorni fa il via libera del tribunale fallimentare di Roma alla richiesta di concordato presentata da Astaldi, impegnata nella realizzazione di M4. Il consorzio ha fatto sapere che i lavori proseguono come da programma: le talpe hanno iniziato a scavare le gallerie ovest.

APERTURA NAVIGLI

Ne ha fatto un punto distintivo del suo mandato il sindaco: riaprire la Cerchia dei Navigli e riportare l'acqua in città. La prima fase dei lavori prevede la riapertura di cinque tratti per un totale di 2 km e 150 milioni di euro: via Melchiorre Gioia, la Conca dell'Incoronata, via Sforza, piazza Vetra e via Molino delle Armi e la Conca di Viarenna.

La città ha detto sì, ora la palla passa alla politica.

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