Salute

Cancro, la Francia vieta l'utilizzo di docce e lettini solari

L'ANSES mette in guardia dai pericoli causati dall'esposizione ai raggi ultravioletti artificiali: causano il cancro della pelle

Cancro, la Francia vieta l'utilizzo di docce e lettini solari

L'uso delle docce e dei lettini solari è pericolosamente aumentato negli ultimi 30 anni e la Francia corre ai ripari. L'ANSES - l'Agenzia per la sicurezza sanitaria francese - ha infatti raccomandato al governo di adottare qualsiasi misura per fermare l'esposizione della popolazione ai raggi UV artificiali. La decisione è stata presa in seguito all'analisi di tutti gli studi scientifici pubblicati di recente e non i quali confermano la correlazione fra l'utilizzo di tali apparecchiature e il cancro alla pelle.

Il Ministero della sanità francese ha dunque fatto il punto sulle ricerche che hanno approfondito gli effetti dell'esposizione alle radiazioni ultraviolette artificiali. Ne è emerso che le cabine abbronzanti emettono radiazioni ad alta intensità pari a quelle del sole tropicale. Esse, poiché seguono un meccanismo differente da quello di un'abbronzatura naturale, colorano sì la pelle senza però prepararla. Di conseguenza l'elevata concentrazione di raggi UV - non essendoci alcun valore limite sull'irradiamento per proteggere gli utenti - causa danni al DNA e aumenta il rischio di cancro della pelle. Tra l'altro, l'uso di questi strumenti, non consente nemmeno un apporto significativo di vitamina D.

La pericolosità delle lampade solari era stata precedentemente valutata negli Stati Uniti dove esse sono vietate ai minori di 18 anni. Stessa cosa in Italia. Una legge del 2011 impedisce l'esposizione alle radiazioni artificiali non solo ai minorenni, ma anche alle donne in gravidanza, a chi ha sofferto di tumori della cute e a tutti coloro che non si abbronzano o che si scottano con estrema facilità. Eppure, complice l'assenza di controlli e di sanzioni, la norma viene aggirata frequentemente.

Secondo una ricerca pubblicata su Medicine e condotta dall'Istituto Oncologico Romagnolo, infatti, il 7% degli adolescenti continuano a sottoporsi a sedute di abbronzatura artificiale e nel 33% dei casi essi hanno addirittura il consenso dei genitori.

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