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Raffica di pacchi bomba a Obama, Clinton e Cnn. "Attacco alla democrazia"

Il presidente: "Siamo arrabbiati, troveremo i responsabili". Nel mirino gli anti Trump

Raffica di pacchi bomba a Obama, Clinton e Cnn. "Attacco alla democrazia"

New York Un attacco all'America «democratica». Questo sembra lo schema seguito da ignoti potenziali attentatori che hanno distribuito a pioggia sospetti pacchi bomba a esponenti del partito democratico e organizzazioni molto critiche del presidente Donald Trump. Il tutto a meno di due settimane dalle cruciali elezioni di Midterm. La giornata ad alta tensione è iniziata ieri intorno alle 9 del mattino, quando è stato riferito di un ordigno indirizzato all'ex presidente Bill Clinton e alla moglie Hillary, ex segretario di Stato ed ex candidata di Usa 2016. Poco dopo, la notizia di un altro congegno esplosivo, questa volta inviato all'ex Commander in Chief Barack Obama. Poi, per un allarme analogo, è stato evacuato il Time Warner Center a Manhattan, dove si trovano gli uffici della Cnn, e un ordigno è stato indirizzato anche all'ex ministro della Giustizia di Obama, Eric Holder.

«La sicurezza degli americani è la principale delle nostre priorità», ha assicurato Trump. «Siamo arrabbiati, non risparmieremo nessuna risorsa per trovare i responsabili», ha precisato, annunciando anche «un'importante inchiesta federale». «Dobbiamo unirci», la violenza politica «non ha posto» negli Usa. «Sono attacchi inaccettabili alla democrazia», gli ha fatto eco la first lady Melania. Una dura condanna è arrivata anche da Ivanka Trump, figlia e consigliera di The Donald, la quale ha scritto su Twitter: «Non ci sono scuse, l'America è meglio di questo».

Il Secret Service ha avviato un'indagine a tutto campo e anche l'Fbi è al lavoro per identificare i responsabili, ma le autorità non si sbilanciano, sottolineando che per ora tutte le opzioni rimangono sul tavolo. Il primo pacco bomba è stato rinvenuto lunedì sera nella posta della residenza del miliardario (e tra i principali finanziatori del partito democratico) George Soros a Bedford, nello stato di New York. L'ordigno sarebbe praticamente identico a quello indirizzato nella residenza di Bill e Hillary Clinton a Chappaqua, sempre nello stato di New York. «È un momento preoccupante», ha commentato l'ex candidata dem da Miami, dove si trova per la campagna di Midterm, precisando di «temere per la direzione in cui va il nostro Paese». In questo caso il pacco bomba è stato intercettato nel centro di smistamento postale della contea di Westchester e controllato in loco, non in prossimità della villa dell'ex coppia presidenziale. Anche il pacco indirizzato a Barack e Michelle Obama a Washington è stato identificato durante le normali procedure di controllo della posta. Al Time Warner Center di Columbus Circle, dove ci sono gli uffici di New York della Cnn, è stato trovato nella stanza di distribuzione della posta un pacco con polvere bianca e un ordigno esplosivo carico. Secondo tre fonti della rete tv, destinatario era l'ex direttore della Cia John Brennan, notoriamente duro critico di Trump.

«È stato un atto di terrore per minare la libertà di stampa, ma non ci intimidiranno», ha detto il sindaco di New York, Bill de Blasio, che col governatore dello stato Andrew Cuomo ha invitato ad «abbassare i toni», «non incoraggiare la violenza, l'odio, le divisioni e gli attacchi ai media». Intanto la lista degli obiettivi cresceva. Anche Cuomo ha riferito di un congegno inviato al suo ufficio di Manhattan e il portavoce raccontato di una chiavetta Usb trovata nella busta con file sul gruppo di estrema destra Proud Boys all'interno. Pacco sospetto mandato pure all'ex ministro della Giustizia di Obama, Eric Holder.

Mentre un ordigno è stato trovato nel centro di smistamento postale del Congresso: indirizzato a Maxime Waters, deputata dem della California.

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