Cronaca locale

"Io, musicista lombardo porto il nostro stile nella scuola di Fame"

Il contrabbassista Fagone prof alla Juilliard: «Istituto al top, tutti sognano di studiare qui»

"Io, musicista lombardo porto il nostro stile nella scuola di Fame"

La Juilliard di New York, il sogno a occhi aperti per ogni studente di musica del pianeta, e non solo. Considerata una delle migliori scuole del suo genere, se non la migliore del mondo. Ci sono insegnanti geni e allievi top. E ancora, come se non bastasse per rendere questo luogo conosciuto, negli anni Ottanta è stato uno dei set principali del serial tv «Saranno Famosi»: c'erano il super-ballerino Leroy, il pianista Bruno Martelli e lo stralunato Cassidy. Tra pochi giorni nella realtà - e non per fiction - qui si esprimerà un virtuoso lombardo, ovvero il contrabbassista e direttore d'orchestra quarantenne Enrico Fagone, chiamato a tenere un corso specialistico, lunedì prossimo. Insomma una storia nella storia, un musicista di Broni - provincia di Pavia - che conquista un posto nell'olimpo dell'arte, che porta ed esporta «il nostro, il suo stile» nella aule di Fame. Quasi una favola.

«Ero in vacanza con la mia fidanzata, che oggi è mia moglie - racconta raggiunto al telefono Fagone - quando ho ricevuto una chiamata da un mio amico; Enrico sei a Nyc? Vieni subito alla New York Philharmonic che il mio amico Jaap fa le prove del suo debutto, con la Prima di Mahler». Battiti cardiaci a mille per l'emozione, l'amico Jaap riceve nel camerino del direttore che fu di Toscanini, Bernstein, Metha e Mazeel. Durante una pausa Enrico viene presentato al primo contrabbasso che gli fa provare il suo strumento. «Ehy man - è il commento - Quando torni a New York dimmelo che ti invito a insegnare alla Juilliard». Detto e fatto, non una battuta ma un vero e proprio invito. Che si è concretizzato.

Ora il musicista pavese terrà una cosiddetta masterclass, probabilmente però, visti i numeri, non sarà possibile ascoltare tutti gli studenti, che quindi verranno selezionati dalla scuola stessa. «Questi ragazzi mi fanno riflettere sul futuro che offriamo ai giovani - spiega - New York è una giungla e vedere così tanti allievi, bravi e volenterosi, tutti con la voglia di vincere, fa sorgere in me un po' di amarezza di fronte alla realtà che solo pochissimi di loro ce la faranno; considerando poi l'incredibile sforzo delle famiglie, visto che la retta annuale equivale al doppio di uno stipendio medio italiano». No, non solo difficoltà e porte difficili da aprire.

Il contrabbassista lombardo potrà dare una piccola grande possibilità di lavoro ad alcuni nella Long Island Concert Orchestra, di cui è il direttore ospite principale. «Qui - aggiunge - invitiamo regolarmente a suonare i migliori ex allievi della Juilliard school e di altre scuole di Nyc». Una convocazione che si ripete.

L'artista viene invitato regolarmente sia alla Juilliard sia alla Manhattan school of Music, succede dal 2014. E tornerà più spesso come direttore d'orchestra. Infatti, durante questo viaggio debutta come primo direttore ospite con la Lico (Long island concert orchestra, ndr) con un programma interamente dedicato al compositore Bernstein. A questo punto della storia inevitabile chiedergli che effetto gli fa andare a insegnare nella scuola di «Saranno Famosi» e se ha mai visto il serial Tv. «La Juilliard - conferma - è un sogno per ogni musicista, in questo posto insegnano alcuni grandi del nostro tempo come il violinista Itzhak Perlman. Ogni giovane musicista fantastica di studiarci quindi si può immaginare la mia gioia nel poter condividere il mio modo di fare musica con i migliori talenti provenienti da tutto il mondo». Ha visto solo alcune puntate della serie televisiva americana, ammette un po' dispiaciuto. Del resto quando trasmettevano le ultime puntate lui aveva solo otto anni di età.

«L'ho seguita poco - conclude Enrico Fagone - ma di sicuro ha contribuito ad alimentare in me il sogno Juilliard».

Commenti