Economia

Corsa a tre per Alitalia, c'è l'interesse di Delta

Sul tavolo dei commissari le offerte vincolanti delle Ferrovie e di EasyJet

Corsa a tre per Alitalia, c'è l'interesse di Delta

Roma I commissari straordinari di Alitalia hanno ricevuto due offerte vincolanti e una manifestazione di interesse non vincolante. È quanto ha reso noto l'amministrazione straordinaria della ex compagnia di bandiera alla scadenza del termine per la presentazione delle offerte. Ferrovie dello Stato ed EasyJet sono le due società che hanno avanzato le proposte vincolanti, mentre il terzo soggetto sarebbe la compagnia americana Delta. Come preannunciato alla vigilia la tedesca Lufthansa si è chiamata fuori, in quanto non intenzionata a collaborare con lo Stato italiano nella gestione della compagnia.

Nei prossimi giorni, i commissari provvederanno a esaminare la documentazione ricevuta e successivamente trasmetteranno le proprie determinazioni al ministero dello Sviluppo economico. La decisione finale, dunque, sarà politica e il triumvirato Gubitosi-Laghi-Paleari avrà una funzione consultiva. Non a caso il ministro Luigi Di Maio ieri ha enfatizzato che «la decisione del cda di Fs di presentare un'offerta è l'inizio di un grande cambiamento: ho sempre detto che non voglio salvare Alitalia, ma rilanciarla. E grazie a questa disponibilità di Fs può nascere la prima compagnia al mondo che ha gomma, ferro e aereo».

I ritmi asincroni della politica, però, possono influenzare il processo. Innanzitutto il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, ha ribadito che «Ferrovie agisce come un operatore indipendente e il cda, nell'esercizio delle sue prerogative gestionali, valuta autonomamente la fattibilità e la sostenibilità economico-finanziaria dell'operazione». Insomma, Fs non ha avuto la benedizione del Tesoro. E i paletti posti dal presidente Acri (azionista di minoranza Cdp), Giuseppe Guzzetti, hanno indotto l'ad della Cassa, Fabrizio Palermo a sfilarsi dalla partita. Inoltre l'offerta di Fs giungerà dopo la stesura di un piano industriale nel corso di una confirmatory due diligence, condizione essenziale dell'operazione per individuare soggetti privati e istituzionali interessati (fase nella quale si spera di tirare dentro Delta). La stesura del piano, poi, richiederà la definizione di un non semplice sistema di trasporto integrato.

La Lega, invece, sembra fare il tifo per EasyJet. «Una compagnia specializzata nel breve e corto raggio, con un'Alitalia che, per quanto ridimensionata, ha ancora importanti rotte sul lungo raggio, potrebbe essere dal punto di vista industriale una partnership assolutamente significativa», ha detto il sottosegretario leghista allo Sviluppo, Dario Galli alludendo alla proposta del vettore low cost che punta solo a una parte dell'azienda.

I tempi, pertanto, non saranno brevi. E nel frattempo ci saranno due fronti sui quali combattere (oltre a quello periclitante del core business). In primis, la Commissione Ue che preme sulla restituzione del prestito ponte. E, in secondo luogo, i sindacati che mirano a minimizzare gli impatti sui 12mila dipendenti (la richiesta è di zero esuberi). Ieri è stata siglata la proroga della Cigs per 1.

360 lavoratori fino al prossimo mese di marzo.

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