Cronache

Novara, polizia dà regole per garantire il decoro. E la sinistra pesta i piedi

Il Pd attacca il nuovo regolamento approvato in consiglio comunale a Novara: "È un regolamento vergognoso"

Novara, polizia dà regole per garantire il decoro. E la sinistra pesta i piedi

La polizia urbana ha appena approvato in consiglio comunale a Novara un nuovo regolamento che ha scatenato gli animi della solita sinistra.

Quale? Basta biciclette legate ai pali. Basta caos fuori dai locali. Basta abiti troppo succinti. I punti che aggiornano il vecchio regolamento, quindi, sono 60 e comprendono il divieto di vendere bevande nei contenitori di vetro, di bere alcolici in luoghi pubblici e anche di vestire in modo "contrario al comune senso del pudore". La sosta in gruppo fuori dai luoghi autorizzati davanti ai locali pubblici prevede una multa da 100 a 500 euro. Insomma, normali regole per il decoro pubblico.

La presa di posizione della polizia e del sindaco leghista hanno fatto scatenare le classiche sigle di sinistra. Le associazioni di categoria, ad esempio, hanno già chiesto al sindaco un incontro per discutere degli articoli che toccano in particolare i commercianti, ai quali potrebbe essere vietato vendere bevande in contenitori di vetro. E se la regola fosse applicata alla lettera, comprenderebbe anche acqua e latte.

Il commento del sindaco

"Ma non sarà così - precisa Alessandro Canelli -. Il nostro vuole essere un regolamento di buon senso, abbiamo racchiuso in un testo unico norme che esistevano già ma che non erano organizzate in modo coerente. Queste regole servono come strumento alla nostra polizia municipale per far rispettare norme che garantiscano il decoro ma non abbiamo intenzione di fare i censori, anzi questo regolamento introduce strumenti come il daspo urbano che sono innovativi".

Ma dal Pd arriva il classico attacco. "È un regolamento vergognoso - ha commentato Sara Paladini, del Pd, che con il resto del suo partito ha votato contro il documento -. Le norme sul comune senso del pudore riportano Novara al 1929".

Il Movimento 5 Stelle in consiglio comunale si è astenuto.

Commenti