Cronaca locale

Segregata dall'ex in casa mamma lancia un sos dalla finestra e si salva

Per 48 ore violentata e picchiata dal padre del figlio, scrive alla vicina un foglio di aiuto

Segregata dall'ex in casa mamma lancia un sos dalla finestra e si salva

Un foglio quadrettato con stampate sopra due eroine dei cartoni animati, poi una nuvola rosa e una gialla, chiaramente opera di un bambino. La richiesta d'aiuto, però - seppur anch'essa vergata con un pastello verde mela - ha un tratto piuttosto deciso sulla «T» e sulla «O», quest'ultima ricalcata più volte, quindi termina con due punti esclamativi che non lasciano dubbi sull'urgenza drammatica e in particolare sull'autenticità della richiesta. Il documento mostrato ieri mattina dai carabinieri della compagnia di Corsico appartiene a una giovane casalinga ecuadoriana di 23 anni rimasta segregata in casa per due giorni, mentre l'ex compagno, un peruviano 29enne, autore del «rapimento», la violentava a più riprese. La ragazza è riuscita a salvarsi con un escamotage estremo e dall'esito incerto, ma quel pezzo di carta probabilmente ha salvato la vita a lei e al suo bambino di 4 anni.

Dal pezzo di carta, consegnato in caserma da una vicina cosciente della drammaticità del messaggio che conteneva, è cominciata l'indagine dei militari della compagnia di Corsico, conclusasi con l'arresto per violenza sessuale, sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia del sudamericano. Attualmente disoccupato, il giovane uomo non è esattamente rimasto vittima di un impulso del momento visto che ha già un precedente per maltrattamenti in famiglia, è un ubriacone e da anni picchia la moglie senza ritegno.

La donna ha raccontato ai militari che il suo inferno andava avanti da almeno tre anni, ovvero da poco dopo l'inizio della relazione. Già quando era incinta di 4 mesi del loro bambino, infatti, il compagno non esitava a picchiarla violentemente quasi ogni fine settimana, quando rientrava a casa ubriaco.

Da qualche tempo però la situazione si era aggravata e per la giovane mamma, bersaglio di continui pestaggi e veri e propri stupri, il legame con l'uomo aveva raggiunto il capolinea. Pur tentando di allontanarlo in maniera definitiva, ma temendone le ritorsioni, con le dovute cautele era riuscita intanto a mandarlo a vivere altrove.

La sera del 31 ottobre però la situazione è precipitata. L'ex si è presentato alla sua porta e ha scardinato l'ingresso a spallate. Ubriaco ancora una volta, sempre violentissimo contro la madre di suo figlio che non ha esitato a picchiare appena messo piede in casa nonostante il bambino fosse lì insieme a loro, dopo le botte l'ha chiusa in casa costringendola, la sera dopo, a uscire con lui e con alcuni suoi amici, ben attento però che non provasse in alcun modo a chiedere aiuto.

Rientrati in casa, sempre su di giri per il troppo alcol ingurgitato, l'ha assalita di nuovo, tentando di accoltellarla. È stato quando l'uomo si è addormentato che la ragazza ha strappato una pagina del diario del figlio e, utilizzando una delle matite colorate del piccolo, ci ha scritto sopra la parola «Aiuto!!». Al mattino ha aspettato quindi che qualcuno passasse sotto la sua finestra - al piano rialzato di uno stabile - e, dopo aver notato una vicina, le ha passato attraverso le inferriate il biglietto e la propria sim telefonica, dicendole di inserire la scheda nel cellulare e di chiamare sua madre per dirle che era in pericolo.

Così venerdì i carabinieri, avvertiti, sono arrivati a casa della famigliola. Il peruviano ha finto di non sapere nulla spingendosi a dichiarare persino che la madre di suo figlio aveva tentato di accoltellarlo; una situazione paradossale.

Lui ora è in carcere, lei ricoverata alla Mangiagalli.

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