Cronache

Maltempo fino a giovedì. Poi tregua

Oggi allerta arancione in Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Lazio

Maltempo fino a giovedì. Poi tregua

Si ricomincia. Dopo una settimana drammatica per gran parte dell'Italia, da oggi si torna a fare i conti con pioggia, temporali e venti di scirocco. Si andrà avanti così fino a giovesì. Poi, con tutta probabilità, la provvidenziale parentesi dell'«Estate di San Martino», una fase stabile e molto mite (per il periodo) con massime un po' ovunque sui 18, 20 gradi. Al sud anche di più. Una boccata d'ossigeno che farà rifiatare il territorio di un Paese allo stremo.

Questo il futuro. L'attualità è l'allerta arancione della protezione Civile emessa per oggi in quattro regioni: Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna e Lazio. Grado giallo di allerta invece sui settori occidentali del Piemonte, parte di Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Campania, su alcuni bacini di Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia e sull'intero territorio di Calabria, Sicilia e Sardegna. A Milano temporali fino a domani. Avviato il monitoraggio dei livelli dei fiumi Seveso e Lambro e del radar a cura della Protezione civile del Comune di Milano.

«La circolazione depressionaria presente sul Mediterraneo, tende a stazionare sulla Sardegna, continuando a far confluire correnti umide ed instabili sull'Italia», ci spiega il Dipartimento della Protezione civile -. Dall'Oceano atlantico arriverà un treno di perturbazioni che, a più riprese, interesseranno le nostre regioni. Successivamente però la situazione potrebbe cambiare decisamente con la novità di una parentesi mite e soleggiata quando l'alta pressione potrebbe riuscire ad espandersi nuovamente su tutto il Paese, garantendo giorni di stabilità da Nord a Sud. Ma questa fase soleggiata segnerà il ritorno delle nebbie sulla Pianura Padana. A seguire avremo altri attacchi perturbati con piogge, temporali e neve sui rilievi alpini.

Maltempo che sta mettendo in apprensione il Consorzio dei Liutai Antonio Stradivari di Cremona, un punto di riferimento mondiale. E con essi anche i più grandi interpreti del violino. I danni alle foreste di abeti rossi in Val di Fiemme potrebbero infatti decimare le scorte di legno per costruire il prezioso e costosissimo strumento musicale. Gli artisti del legno non hanno ancora avuto modo di contattare i fornitori in Val di Fiemme. L'alternativa sarebbe il legname in arrivo dalla Francia o dalla Romania. In emergenza si può fare un'eccezione alla regola.

Detto ciò, quello della tradizione viene dalla foresta di Paneveggio dove lo stesso Antonio Stradivari sceglieva il legno particolarmente flessibile degli abeti rossi.

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