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Usa, litigano per un'insufficienza: 15enne strangola la madre

Il litigio era nato per un'insufficienza a scuola del 15enne che preso da un raptus omicida ha strangolato la madre uccidendola e seppellendola vicino la chiesa

Usa, litigano per un'insufficienza: 15enne strangola la madre

Un brutale omicidio quello commesso da un 15enne che ha ucciso la madre strangolandola dopo un litigio avvenuto a causa di un'insufficienza a scuola

La freddezza con cui ha agito G. L. R., 15enne di DeBary una cittadina della Florida, ha lasciato di stucco gli investigatori e soprattutto i media nazionali che stanno diffondendo ora la notizia. Il Tpi racconta che il ragazzo è entrato in camera della madre mentre questa dormiva e ha iniziato a strangolarla finché non l'ha sentita morire. Poi, ha caricato il corpo sopra un furgoncino e si è diretto verso la vicina chiesa che frequentano i credenti del suo quartiere. L'ha seppellita lì, è tornato in casa e si è lavato andando a scuola come se nulla fosse successo.

"Un sociopatico senz'anima, uno dei casi più tristi della mia carriera", così ha definito il caso lo sceriffo che si è occupato dell'omicidio. Il 15enne aveva litigato con la madre fino alle undici di sera per aver riportato una D da scuola. La madre, un architetto, è andata a dormire e il giovane ha agito poche ore dopo mentre questa stava riposando. Il giorno dopo, una volta recatosi a scuola, ha chiesto aiuto ad altri due amici 17enni per inscenare una finta rapina. Questi hanno sfondato la porta di casa, sottratto alcuni oggetti e lasciato acceso il motore del furgoncino. Successivamente il ragazzino ha chiamato la polizia dicendo che la madre era scomparsa e che avevano subito un furto. Gli agenti sopraggiunti sul luogo hanno ritrovato in pochi minuti gli oggetti sottratti e soprattutto l'attrezzatura che il giovane aveva utilizzato per seppellire la madre.

Il padre si trovava a Seattle per lavoro, aveva parlato con la madre la sera prima che gli aveva riferito del litigio tanto che la sua testimonianza è stata necessaria a comprendere le ragioni per cui il 15enne ha agito in questo modo. Il commento dello sceriffo:"Un freddo e insensibile calcolatore pensava di essere il più furbo di tutti e non ha mostrato alcun tipo di rimorso".

Ora il ragazzino si trova all'interno di un istituto minorile.

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