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Allegri cura i capricci Juve e chiede a Mou i punti chiave

Max liquida i mal di pancia di Benatia e Mandzukic. Caccia alla qualificazione e al primo gol di Ronaldo

Allegri cura i capricci Juve e chiede a Mou i punti chiave

Vittorie e problemi vanno a braccetto. Succede alla Juventus. È il leit motiv di questi primi tre mesi tra accuse di stupro a Cristiano Ronaldo, l'addio di Marotta, la questione bagarinaggio, fino alle beghe di spogliatoio. Le ultime: lo sfogo di Benatia e il forfait di Mandzukic contro il Cagliari. Massimiliano Allegri usa una carezza per il difensore: «Ci può stare»; per l'attaccante invece sceglie l'ironia: «Avevo paura che salendo i gradini per venire in panchina si facesse male alla caviglia... È una battuta. Ogni tanto lui ha questi problemi, ricordate l'anno scorso il gomito...».

Insomma non tutto fila per il verso giusto attorno alla Juventus. All'esatto contrario di quanto avviene in campo: tredici vittorie e un pareggio in quattordici gare. La quindicesima all'Allianz Stadium è una notte Champions d'autore, più per il blasone che per il valore dell'avversario. E due vecchie conoscenze per la Signora: un amico e un nemico, Paul Pogba e Josè Mourinho. Saranno applausi per il francese, fischi per il portoghese. Un antipasto già a Manchester, lo Special One rispose con le tre dita: «Gli insulti erano per il mio passato italiano. Sono brutti ricordi per i tifosi bianconeri». C'è da giurare che Mou sia anche pronto a rifare il gesto del triplete. Ma ha grande rispetto per questa Juventus, che ribadisce «è favorita per la Champions», a tal punto da dire: «Vogliamo vincere, ma non dobbiamo perdere. Credo sia un'esperienza importante giocare contro squadre top».

Questo fa capire la considerazione per la Signora che vuole chiudere subito il discorso qualificazione, e magari anche primo posto del girone, per poi concentrarsi sul campionato, dove l'aspettano un tour de force di big match a partire dalla sfida con il Milan di domenica sera. Bonucci guida la carica: «Sarà una settimana di forti emozioni per me. Sono due partite da vincere. Iniziamo dalla Champions, che è un obiettivo e non possiamo più nasconderci». Allegri prende la ricetta da Cristiano Ronaldo: «Mi è piaciuto quando ha detto: Divertimento uguale vittoria. Ma in questo momento non si conquistano trofei. Conta arrivare a marzo nelle migliori condizioni, senza dimenticare la supercoppa italiana». All'Old Trafford la Juve per un'ora ha dato una dimostrazione clamorosa di forza, ma il tecnico di Livorno alza ancora l'asticella: «Dovremo fare una gara ancora migliore, servirà grande attenzione». United senza Lukaku, ma con un attacco da contropiede con Martial, Rashford e Sanchez. E che le ultime due volte a Torino ha segnato sempre tre gol.

Quello che manca a Cristiano Ronaldo nella sua prima Champions in bianconero. Allegri lo difende: «La prima partita non l'ha giocata. La seconda, neppure. Con il Manchester ha fatto l'assist decisivo. Ne ha giocata una.... Adesso mi aspetto che faccia gol». Il primo in Europa allo Stadium, dove tutto è iniziato con una rovesciata da urlo con la maglia del Real Madrid.

Un idillio quello tra CR7 e la Juventus che adesso deve essere sigillato con la maglia giusta.

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