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Le mani di Buffon, il cuore del Napoli

Bernat gela il San Paolo. Poi Gigi resiste fino al rigore di Insigne. Un passo verso gli ottavi

Le mani di Buffon, il cuore del Napoli

Un tempo (il primo) di attesa e di pazienza, con beffa a pochi istanti dall'intervallo. Un tempo (il secondo) di grande qualità e personalità con occasioni in serie, molte delle quali sventate da un Buffon per nulla «arrugginito» dal lungo stop in Champions. Alla fine ne esce un 1-1 che il Napoli europeo di Ancelotti, squadra di lotta e di governo, può salutare con maggiore serenità guardando ai fantasmagorici 25 minuti della ripresa ma anche a una prima frazione nella quale non ha potuto far esplodere il suo gioco, limitandosi - con costrutto - a contenere gli avversari. Una situazione diversa da quella di quindici giorni fa, quando il pari in casa di una delle formazioni più talentuose del continente lasciò l'amaro in bocca. Anche se le conclusioni nella porta parigina sono state tante e quasi tutte pericolose.

Le gerarchie del girone, nel quale il Napoli partiva come terza forza dopo il sorteggio di fine agosto, sono ancora tutte da scrivere a 180 minuti dal sipario. La sorprendente vittoria della Stella Rossa sul Liverpool (due ko su due gare lontane da Anfield Road) mantiene tutte in gioco con la truppa di Ancelotti addirittura prima con un cammino finora immacolato. Quattro gare di fila senza una sconfitta la squadra partenopea non le aveva mai ottenute sul palcoscenico continentale. Così come Insigne, grazie al calcio di rigore conquistato da Callejon, diventa il primo giocatore del Napoli a fare gol nelle ultime 5 partite interne di Champions. Numeri che attestano la crescita del gruppo e di un calciatore che sta conoscendo forse la sua stagione più bella.

Davanti alle stelle del Psg, già spaventate nella gara di andata al Parco dei Principi, c'era il rischio di soffrire e soccombere. Nel primo tempo Neymar si accende spesso perchè con il nuovo modulo imposto da Tuchel è più libero di muoversi sul campo, Mbappè aspetta il pallone giusto - ne avrà solo uno, un diagonale nemmeno così pericoloso - e Verratti cerca di disegnare le geometrie della squadra. Ma il Napoli regge, grazie al muro Koulibaly, e rischia poco nonostante la squadra parigina mantenga maggiormente l'iniziativa e spesso «congeli» il pallone con un possesso palla costante. A rompere l'equilibrio c'è il tocco di destro (non il suo piede...) di Bernat sei secondi dopo la fine del recupero. L'esterno è bravo a inserirsi su un'azione avviata da Neymar e sulla quale Mbappè inventa un bell'assist da sinistra.

Il Psg si ferma qui, il Napoli mostra subito il coltello tra i denti alla ripresa del gioco. Buffon, in grande serata, mura due volte con bravura le conclusioni di Mertens, che finirà la gara in anticipo per un problema alla spalla. Sul primo di due errori consecutivi di Thiago Silva, Callejon si conquista il rigore che Insigne realizza con un tiro imprendibile. Ancelotti prova con i cambi a mutare il risultato, i francesi decidono di contenere. E l'1-1 che matura al fischio finale è accolto con applausi dal San Paolo.

La qualificazione è ancora aperta e soprattutto questo Napoli ancora imbattuto in Europa si è guadagnato il rispetto delle avversarie.

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