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Attacchi di panico: cosa sono e come gestirli

Gli attacchi di panico sono un disturbo psicologico fastidioso e molto diffuso. A soffrirne sono persone sensibili, stressate o perfezioniste, soprattutto donne. Ecco come riconoscerne i sintomi e come gestire un attacco di panico

Attacchi di panico: cosa sono e come gestirli

Secondo i dati statistici 10 milioni di persone hanno subìto almeno una volta un attacco di panico nella propria vita.

Ogni anno ad essere colpiti da attacchi di panico e ansia è circa il 2% della popolazione soprattutto femminile. Un attacco di panico è un disturbo psicologico molto fastidioso. È causato da un accumulo di energie vitali che non scorrendo liberamente si accumulano per poi esplodere.

Ad innescarlo sono eventi traumatici o uno schema di comportamento errato che attiviamo senza accorgercene. Ad essere più predisposti a soffrire di attacchi di panico sono le persone sensibili, stressate, i perfezionisti e coloro che tendono ad accettare con gentilezza e buonismo anche ciò che non va bene loro.

Un attacco di panico si manifesta con una crisi d’ansia acuta. Si verifica all’improvviso e senza uno stimolo che ne giustifica la comparsa dei sintomi. I sintomi più frequenti sono la tachicardia, la fame d’aria, i giramenti di testa, la paura di morire in pochi istanti, la sudorazione fredda. L’esperienza di un attacco di panico è terribile perché chi ne è affetto viene assalito dalla paura di avere un infarto. Scatta subito il terrore che possa verificarsi un’altra volta. Ciò spinge parecchia gente a vivere con questo tormento evitando le situazioni legate al ricordo traumatico.

La durata di un attacco di panico varia da soggetto a soggetto. I sintomi raggiungono solitamente il picco nei primi dieci minuti e svaniscono nella prima mezz’ora. Ecco tre consigli utili per gestire una crisi di panico:

1) Mettersi in una posizione comoda: intervenire subito sui sintomi della crisi. Massaggiare lentamente ma al tempo stesso con vigore la zona in cui si manifesta maggiormente la tensione:

2) Respirare profondamente: rallentare gradualmente il respiro. All’inizio bisogna cercare di trattenere il respiro per alleviare la sensazione di soffocamento e asfissia. Dopo aver trattenuto il fiato occorre respirare lentamente con il diaframma posizionando una mano sul torace e l’altra sull’addome. La mano appoggiata sull’addome dovrebbe sollevarsi insieme ad esso. La mano del torace, invece, deve muoversi appena. Occorre inspirare con il naso per quattro secondi trattenendo l’aria per due o tre secondi. Alla fine espirando con la bocca per circa cinque, sei secondi avvertirai i muscoli più rilassati;

3) Distarsi: nel bel mezzo di un attacco di panico bisogna sforzarsi di deviare i pensieri negativi. Occorre focalizzare la mente su altro. Usare l’immaginazione e la creatività può essere d’aiuto per esorcizzare la tensione.

Per contrastare un attacco di panico bisogna lavorare sulle cause che lo hanno scatenato. I medicinali, anche di tipo omeopatico, possono aiutare a controllare la sua manifestazione ma non risolvono il problema che è alla base. Occorre individuare le cause profonde e imparare a gestire le emozioni nei momenti più stressanti.

Non bisogna mai esitare di chiedere aiuto ad uno specialista o psicoterapeuta che ci orienterà verso una terapia di tipo cognitivo- comportamentale.

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