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Una magia di Suso e il Diavolo ringrazia

Un pari prezioso per il Milan a due facce. Paura per Musacchio. Tegola Biglia: fuori 4 mesi

Una magia di Suso e il Diavolo ringrazia

Il Milan che esce dalla sfida contro il Betis Siviglia è un Milan dalle due facce e sorge spontaneo, quindi, chiedersi quale sia la vera squadra di Gattuso: quella vista nel primo o nel secondo tempo?

Nella prima frazione di gioco i rossoneri si sono resi protagonisti di una prestazione anemica; sembravano quasi spaesati nel frastuono dell'Estadio Benito Villamarín. I padroni di casa hanno quasi dominato, mettendo in serie difficoltà i difensori milanisti grazie alla velocità dei propri attacchi. E forse, con un po' più di cattiveria, avrebbero potuto segnare anche più di un gol, dal momento che la squadra di Gattuso non sembrava per nulla concentrata.

Nella ripresa, invece, tutt'altra storia. Gattuso in conferenza era stato chiaro: «Ci giochiamo tanto, ma il gruppo è consapevole di questo. Voglio vedere coraggio nel fare gioco» e questi concetti probabilmente li ha ricordati, con i suoi modi non proprio tranquilli, ai suoi giocatori durante l'intervallo.

Sarà forse per questo motivo che il Milan è tornato in campo con voglia di recuperare la partita e rimediare alla brutta prestazione dei primi 45 minuti. La squadra di Gattuso ha così iniziato a correre e mettere sotto il Betis riuscendo a creare più di un pericolo. Il migliore, però, alla fine è sempre lui, Suso, galvanizzato anche dalla convocazione da parte della nazionale spagnola.

Il Milan torna in Italia con un punticino preziosissimo in chiave qualificazione, perché gli permette di rimanere comunque al secondo posto, nonostante la roboante vittoria dell'Olympiakos contro il Dudelange. I rossoneri, infatti, hanno ancora il loro destino europeo tra le mani. Da segnalare, purtroppo, anche dei fatti di cronaca. Nella notte tra mercoledì e giovedì, infatti, ci sono stati dei disordini a Siviglia, con protagonisti proprio i tifosi del Milan. Secondo Estadio Deportivo gli ultras rossoneri hanno danneggiato automobili ed edifici oltre a lanciare petardi e fumogeni urlando cori contro il Betis. La polizia ne avrebbe fermati una ventina.

Tornando al campo, è chiaro, però, che al Milan serve qualcosa in più per raggiungere gli obiettivi stagionali. E quel qualcosa andrà sicuramente messo domenica sera contro la Juventus, in una gara che potrà dare una mano a rispondere alla domanda iniziale.

Per il big match tornerà probabilmente Higuain, occhi puntati su Calhanoglu, uscito dolorante, e Musacchio che si è scontrato con Kessié perdendo i sensi per un istante e uscendo poi in barella. Per Biglia invece i tempi si allungano pesantemente. L'argentino ieri è stato operato e stara fermo ai box per circa quattro mesi. Un problema in più per Gattuso, che ora dovrà affidare le chiavi del centrocampo a Bakayoko, in crescita ma ancora acerbo per il nostro calcio.

Ieri inoltre la Corte Sportiva di Appello ha respinto il ricorso presentato dal Milan contro la squalifica nei confronti di Andrea Conti di tre turni nel campionato Primavera.

Commutata (e quindi di fatto tolta) l'inibizione nei confronti di Paolo Maldini: ammenda di mille euro per l'attuale dirigente.

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