Cronaca locale

Niente auto e grandi «firme»: Cordusio come Times Square

Colossi internazionali in una maxi area pedonale con una nuova pavimentazione. I lavori in due fasi

Chiara Campo

Cordusio come Times Square, la piazza simbolo di New York, maxi area pedonale e grandi colossi internazionali? Un passo alla volta, ma la direzione (in scala ridotta) potrebbe essere quella. La prima scossa è arrivata con l'apertura di Starbucks lo scorso 6 settembre nel palazzo delle ex Poste: dopo due mesi si vedono ancora turisti e famiglie in coda nel weekend. Da qualche giorno gli operai hanno iniziato a smantellare il cantiere che copriva l'ex palazzo Sorgente al civico 2, oltre 14mila metri quadrati di proprietà del gruppo Hines. Il restyling restituisce valore alla piazza, per completare il «revamping» degli immobili storici manca solo Palazzo Broggi, l'ex sede Unicredit passata al fondo cinese Fosun che è in fase di completa ristrutturazione. In Cordusio 2 (per ora) è pronto lo sportello Unicredit. É fissata (per ora) al 6 aprile il debutto in Italia di Uniqlo, il colosso di abbigliamento low cost giapponese che avrà vetrine affacciate su Starbucks e dovrebbe svilupparsi su tre piani e 2.500 metri quadri. Sull'altra parte del palazzo, verso via Dante, Yamamay aveva annunciato per dicembre ma sposterà a febbraio l'inaugurazione del flagship store da mille metri quadri. Ci sarà anche il primo «YamaCaffè»: il marchio di biancheria intima darà il brand anche a prodotti di caffetteria e ristorazione e si lancerà nell'arredo per la casa. A completare il quadro c'è l'imponente palazzo delle Assicurazioni Generali, che ha spostato il quartier generale a Citylife e (quasi) svuotato le vetrine ai piani bassi. Dopo raccolte firme e lunghe trattative anche la storica «Ditta Guenzati», il più antico negozio della città, ha accettato di traslocare in via Agnello. Sul futuro c'è ancora massima riservatezza ma l'immobile potrebbe attrarre una catena alberghiera.

E prende quota - finalmente - il progetto di restyling estetico della piazza. Oggi non ha un'identità e con il passaggio (disordinato) di auto e tram sembra uno strappo nel percorso pedonale che va da piazza San Babila al Castello. Già lo scorso giugno Fosun, gruppo Hines e Generali hanno consegnato al Comune il piano per ridisegnare piazza Cordusio firmato dallo studio Leonardo Freyrie. L'avvocato Antonio Belvedere, socio e fondatore dello studio Bip-Belvedere Inzaghi&Partners che segue la trattativa tra privati, amministrazione e Atm, sottolinea che il modello di collaborazione è quasi un unicum: «Le proprietà immobiliari si sono unite e hanno proposto di usare una parte degli oneri di urbanizzazione, a cui aggiungeranno investimenti a fondo perduto, per avere una piazza riqualificata». Sarà un intervento in due step. Con i cantieri della M4 ancora in corso, nella fase 1 non si toccheranno i binari e si lavorerà sul riordino e la nuova pavimentazione della piazza e su una semaforizzazione a favore dei pedoni. In un secondo tempo, quando bloccare un incrocio così strategico per il traffico non sarà più tabù, verrà eliminato il dislivello tra carreggiata e area pedonale nella piazza ellittica e sarà consentito il passaggio solo a tram e taxi. Le auto dovrebbero sparire anche nel tratto tra via Broletto e Meravigli, all'inizio di via Dante. Il restyling si estenderà anche su via Orefici e Tommaso Grossi, con l'ipotesi di spostare i binari al centro della carreggiata per allargare i marciapiedi. Il piano presentato a giugno è stato in parte modificato ed è al vaglio della Soprintendenza. «Rispetto all'ossatura iniziale - spiega l'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran - abbiamo lavorato molto per aggiungere del verde». Era il punto debole, la metropolitana è solo a due metri sotto il livello stradale, impossibile piantare radici. «Stiamo per chiudere - anticipa Maran -, vorremmo partire coi cantieri a metà 2019.

La spesa? Tra i 2 e 4 milioni, una parte sono gli oneri prodotti dalla ristrutturazione degli edifici e dovremmo avere un'erogazione liberale dei privati, a fondo perduto».

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