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Referendum sull'Atac: affluenza al 16,4%, ma confusione ai seggi

Il referendum sull'Atac è in corso, ma il quorum non dovrebbe essere raggiunto. Magi dei Radicali, intanto, ha parlato di "violazioni" e di "scempio". Polemiche per la presunta confusione dei seggi e per il respingimento delle persone prive di tessera elettorale

Referendum sull'Atac: affluenza al 16,4%, ma confusione ai seggi

Ancora qualche ora e sapremo se per il referendum consultivo promosso dai radicali avrà raggiunto o no il quorum.

L'ultima rilevazione statistica sull'affluenza ha fatto registrare un dato al di sotto delle aspettative: meno del 16% degli aventi diritto si è recato ai seggi al fine di scegliere se "mettere a gara il servizio di trasporto pubblico a una o più aziende sotto il diretto controllo del comune di Roma che continuerà, ad esempio, a stabilire il prezzo del biglietto e le tratte necessarie per ogni quartiere". Il referendum fiora i 400 mila votanti (386.785) ma non raggiunge il quorum fissato dal Campidoglio al 33,3%. Il Sì prevale in maniera larga, attestandosi al 75% dei voti, ma non basta.

Non sono mancate le polemiche. Come riportato da Repubblica, il Campidoglio aveva chiarito uno degli aspetti storicamente più dibattuti della procedura elettorale: "Si avvisano i signori presidenti di seggio che, per i referendum consultivi di domenica 11 novembre 2018, gli elettori iscritti nelle liste della sezione sono ammessi a votare anche se sprovvisti di tessera elettorale e che la tessera elettorale, eventualmente esibita, non deve essere timbrata come attestazione di voto".

Più di qualche potenziale votante, nonostante la disposizione pubblicata dal Comune, sarebbe stato respinto per il mancato possesso della tessera in questione. A far notare l'eistenza di questi episodi è stato Riccardo Magi, segretario nazionale dei Radicali italiani e deputato del Parlamento italiano iscritto al gruppo di + Europa, il movimento guidato da Emma Bonino.

La dichiarazione di Magi verte sul tema inerente alla tessere elettorale, ma anche su una certa dose di confusione :"Oltre ai presidenti che impediscono di votare a chi è sprovvisto di tessera elettorale, mentre il regolamento afferma con inequivocabile chiarezza che per accedere alle urne è sufficiente il documento di identità, c'è anche da segnalare - ha tuonato l'esponente radicale - che alcuni seggi non risultano accessibili ai disabili, altri sono stati spostati, in pressoché tutti manca un presidio delle forze dell'ordine e si riscontrano problemi anche in alcuni ospedali".

Il deputato ha fatto sapere di essere pronto a documentare quelle che ha chiamato "violazioni" e ha parlato di un vero e proprio "scempio senza precedenti".

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