Economia

Arriva la stangata sui mutui. Ecco come aumentano le rate

L'impennata dello spread e l'avvicinarsi della fine del Qe fa crescere i tassi dello 0,30%. Ecco chi rischia il salasso

Arriva la stangata sui mutui. Ecco come aumentano le rate

Stangata in arrivo sui mutui. Con l'aumento dello spread che ormai va a quota 300 punti. Secondo un report del Sole 24 Ore di fatto si registra un incremento dei tassi dello 0,30 per cento. Di fatto quasi tutti gli istituti bancari stanno iniziando a ritoccare i tassi a causa delle turbolenze sui mercati. I tassi comunque tendenzialmente aumentano per i nuovi prestiti lasciando quindi un cordone di sicurezza su quelli già stipulati. Alcuni istituti hanno aumentato gli spread da luglio di 15-30 punti base per il mutuo a tasso fisso e di 10-20 punti per quelli a tasso variabile. Di fatto la causa principale di questa impennata è tutta nell'aumento del costo della raccolta del denaro all'ingrosso.

Di fatto il doppio salto mortale dello spread che dai 120 punti base di maggio è andato a 300 ha creato parecchie falle nel patrimonio delle banche. Questo pesa sui tassi che le banche pagano per l'emissioni di nuovi bond. A tutto questo quadro va anche aggiunta la "mannaia" che ci aspetta a inizio 2019 con lo spegnimento del Quantitative Easing della Banca centrale europea. Ma attenzione c'è un'altro aspetto da tenere in considerazione. Dalla scorsa estate i tassi Irs, uno dei parametri che vanno a comporre il tasso fisso, è salito di 10-15 punti: questo ha determinato una parte dell'aumento dei tassi. Infine vanno ricordati due aspetti. Il primo riguarda i tempi di erogazione del mutuo. La banche ultimamente ritardano i tempi per far scadere i tempi di congelamento dei preventivi che restano bloccati per 60-90 giorni. Quuesto permette agli istituti bancari di proporre in fase di chiusura del contratto un tasso ritoccato ai valori attuali che sono più alti. Il secondo punto invece riguarda i tassi variabili. In questo momento i mutui di questo tipo già stipulati non subiranno aumenti perché l'Euribor è comunque fermo.

Inoltre per andare incontro ad una impennata deve verificarsi una gravissima crisi di liquidità tra le banche e questo scenario non è certo vicino.

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