Economia

Il caso Lumentum scuote Apple

Il fornitore di laser ha tagliato le stime: colpa di «un cliente di peso»

Il caso Lumentum scuote Apple

Nella mattinata di lunedì il titolo di Apple è arrivato a perdere oltre il 4,5% sul listino tecnologico Nasdaq, che a sua volta è finito in rosso fino al 2,8 per cento. L'innesco del capitombolo si chiama Lumentum, azienda che fornisce ad Apple componenti per la telecamera a riconoscimento facciale di vari dispositivi, tra cui il nuovo iPhone XR. L'ad di Lumentum ha giustificando il taglio delle stime di fatturato e dei guadagni del suo gruppo con una richiesta da «uno dei suoi maggiori clienti» di «ridurre materialmente le spedizioni» di diodi laser per il rilevamento 3D durante il secondo trimestre fiscale, che termina a dicembre. Apple non viene mai menzionata direttamente, ma è fonte del 30% dei guadagni di Lumentum. Questo è bastato a lanciare l'allarme sui mercati, spaventati dallo spettro di una performance deludente di uno dei prodotti di punta del gigante di Cupertino guidato da Tim Cook. La stessa Lumentum è precipitata in Borsa fino al 30%.

Solo una settimana fa, alcuni media specializzati avevano diffuso la notizia che Apple avesse interrotto un aumento di produzione per il suo nuovo iPhone XR. Dopo che aveva annunciato lo stop alla divulgazione dei dati di vendita per iPhone, iPad e Mac nell'anno fiscale 2019.

Per alcuni analisti, come Wells Fargo, i dati di Lumentum terrebbero conto di una probabile frenata delle vendite di iPhone intorno al 30%. Anche se, fanno notare i colleghi di Merryll Lynch, ci sono altri prodotti Apple a utilizzare il riconoscimento facciale. Pertanto la frenata non sarebbe riconducibile unicamente alle vendite deludenti dell'ultimo iPhone.

Tra le cause della debolezza della domanda, ci sarebbe una performance del mercato cinese al di sotto delle attese.

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