Politica

Il via alle privatizzazioni. Ecco il piano del governo

Il governo ha seguito la linea dura: niente modifiche alla manovra. Ma spunta il piano per privatizzazioni e dismissioni

Il via alle privatizzazioni. Ecco il piano del governo

Il governo ha seguito la linea dura: niente modifiche alla manovra. La lettera inviata da parte dell'esecutivo apre ancora lo scontro con Bruxelles. Il governo gialloverde ha puntato tutto sulle privatizzazioni. Una mossa quella dell'esecutivo che potrebbe far scendere il rapporto debito/Pil al 126 per cneto nel 2021. E nella lettera spedita a Bruxelles, le parole del ministro dell'Economia, Giovanni Tria, sono abbastanza chiare: "Al fine di accelerare la riduzione del rapporto debito/Pil e preservarlo dal rischio di eventuali shock macroeconomici, il governo ha deciso di innalzare al 1% del Pil, per il 2019, l’obiettivo di privatizzazione del patrimonio pubblico e tenuto conto cdi tali introiti e del loro impatto anche in termini di minori emissioni del debito, e quindi di maggiori interessi, la discesa del rapporto debito Pil sarebbe ancora più marcata, e pari a 0,3 punti quest’anno, 1,7 nel 2019, 1,9 nel 2020 e 1,4 nel 2021. Il rapporto scenderebbe dal 131,2 per cento del 2017 al 126 del 201".

Il piano privatizzazioni dunque varrebbe circa 18 miliardi di euro e "gli incassi - sottolinea Tria - costituiscono un margine di sicurezza per garantire che gli obiettivi di riduzione del debito approvati dal parlamento siano raggiunti, anche qualora non si realizzi appieno la crescita del Pil ipotizzata". Il vicepremier Di Maio su queste privatizzazioni ha rassicurato che i "gioielli di famiglia non verranno toccati". Si procederà dunque anche con le dismissioni immobiliari che potrebbero valere, secondo la Lega l'1 per cento del Pil. Infine nella lettera alla Ue sono incluse clausole di salvaguardia per evitare che il deficit salga oltre il 2,4% nel caso in cui le previsioni di crescita del governo nella manovra non vengano confermate.

Anche in questo caso potrebbe scattare una nuova operazione di dismissione immobiliare.

Commenti