Cronaca locale

«Lascialo o lo ammazzo» Perseguita ex fidanzata e minaccia il compagno

Imprenditore egiziano arrestato per stalking La donna lo ha trovato incappucciato a casa

Paola Fucilieri

Lui, un imprenditore di origine egiziana di 36 anni, le aveva dato un lavoro. E offerto il suo amore, l'affetto, la comprensione avvolgente di una coppia, naturalmente ricambiata. Si sa, finché le cose vanno bene e tutto fila liscio la realtà si cristallizza in una sorta di semi perfezione o quasi. Uno stato pronto ad andare in mille pezzi e a scomporsi in variabili impazzite se e quando la relazione finisce e, magari, finisce da una parte sola.

Così l'egiziano è stato arrestato qualche giorno fa dalla polizia per atti persecutori. L'uomo, incensurato e regolare in Italia, dopo averla pedinata e minacciato di suicidarsi, non solo ha intercettato illegalmente le loro telefonate, ma ha tentato di uccidere il nuovo compagno della ex. Non si era mai rassegnato alla fine della storia con la donna, un'italiana di 50 anni, rendendo gli ultimi sei mesi un incubo per lei e per il nuovo fidanzato. Dopo una raffica di messaggi minatori indirizzati alla donna, è passato dalle parole ai fatti. E con toni decisamente poco tranquillizzanti. Costringendo la poveretta, prostrata dalla situazione, a mutare le proprie abitudini di vita, cercando ospitalità a casa di amiche, ogni sera diverse, tra le province di Milano e Brescia. L'arresto, eseguito l'8 novembre scorso, è stato voluto dal gip di Brescia, ma rappresenta il culmine di un'indagine iniziata e portata a termine dell'Ufficio stalking, maltrattamenti e minori della Divisione anticrimine della questura di Milano diretta dalla dirigente Alessandra Simone. La prima denuncia della donna infatti è stata presentata in questura a Milano lo scorso settembre dopo che si è decisa a raccontare quello che da troppo tempo era costretta a subire.

Ricevuto il provvedimento di ammonimento della questura, l'uomo a parole si è dimostrato collaborativo, ma nei fatti non ha mai smesso di vessare la sua ex compagna. Il 36enne, titolare di un'impresa di pulizie, era stato infatti inserito dal questore Marcello Cardona nel protocollo «Zeus» di recupero alla società degli stalker. Inizialmente ha accettato di seguire il percorso di aiuto psicologico, che il protocollo prevede, ma presto è tornato a mettere in atto a comportamenti aggressivi. E quando una notte di ottobre la donna lo ha trovato incappucciato sotto casa, ha deciso di inoltrare una nuova denuncia. Anche perché il tono di uno degli ultimi sms dell'ex non lasciava alcun dubbio: «Ho pagato le persone per farlo fuori, due colpi in testa e salgo sull'aereo. Tu lo devi lasciare questo qua, il primo novembre ti farò una sorpresa - diceva il messaggio -. Questo qua fa una brutta fine, lo lascio come uno straccio».

Oltre a continuare a essere tenuto d'occhio dalla polizia, all'egiziano, al suo rilascio, potrebbe essere anche messo in discussione il rinnovo del permesso di soggiorno.

Dall'inizio del 2018 sono stati 86 gli ammonimenti per stalking emessi dalla questura di Milano, 34 quelli per maltrattamenti. Sono 90 gli uomini accusati di stalking e maltratta coinvolti nel percorso Zeus. Il reato di stalking è in diminuzione.

Da gennaio a ottobre poi i reati di stalking si sono ridotti dell'1 per cento rispetto al medesimo lasso di tempo di un anno fa.

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