Economia

Pirelli ha fatto il pieno di profitti: +90%

Nei nove mesi l'utile è salito a 378 milioni. Anche Camfin ora si sdoppia

Il gruppo Pirelli ha chiuso i nove mesi con ricavi in crescita organica del 4,4% a 3,92 miliardi grazie al positivo andamento del segmento High Value. L'utile netto registra un balzo del 90,1% a 378,1 milioni (198,9 milioni al 30 settembre 2017). Il risultato riflette, oltre che il miglioramento del risultato operativo e del risultato da partecipazioni, anche minori oneri finanziari netti (138,8 milioni al 30 settembre 2018 rispetto ai 289,9 milioni dello stesso periodo del 2017) grazie alle azioni di rifinanziamento e ai minori tassi di interesse in Brasile e alla riduzione dell'indebitamento grazie all'aumento di capitale da parte di Marco Polo per circa 1,2 miliardi avvenutoa giugno 2017.

Il gruppo degli pneumatici guidato da Marco Tronchetti Provera conferma, dunque, i target di profittabilità 2018 con un ebit adjusted pari a circa 1 miliardo. Intanto emergono sviluppi ai piani alti della catena di controllo della società della Bicocca. La Camfin, secondo il Sole 24 Ore, ha infatti deciso di sdoppiarsi con la creazione di una nuova società denominata Camfin Industrial che sarà responsabile della partecipazione detenuta in Prometeon Tyre Group, la realtà attiva negli pneumatici per camion, mezzi agricoli e fuoristrada scorporata dalla stessa Pirelli dopo l'Opa di ChemChina. Camfin, destinata a salire all'11,4% della Pirelli, ha così voluto creare un veicolo partecipato dai suoi attuali soci. Ovvero la Mtp di Marco Tronchetti Provera con il 42%, Intesa Sanpaolo e UniCredit con il 12%, il gruppo Acutis con l'8,49%, Fidim con il 18,51%, Massimo Moratti con il 2,38% e Alberto Pirelli con il 4,6%. Carlo Acutis e Intesa hanno comunque deciso di liberarsi delle partecipazioni essendo scaduto il vincolo di lock-up.

RE

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