Cronache

Arriva il via libera dei vescovi. Così cambia il "Padre nostro"

Accolta la richiesta del Papa. Passa da "non ci indurre in tentazione" a "non abbandonarci alla tentazione"

Arriva il via libera dei vescovi. Così cambia il "Padre nostro"

Sicuramente i fedeli, ma anche i sacerdoti, avranno bisogno di tempo per abituarsi. Intanto l'annuncio del Papa che già da un anno aveva suggerito una nuova versione della preghiera del Padre Nostro viene scritto nero su bianco. I vescovi italiani, al termine della loro assemblea generale, hanno approvato la traduzione italiana della terza edizione del Messale Romano. Entra così in vigore la nuova versione del Padre Nostro che cambia nella sua parte finale: «Non indurci in tentazione» diventa «Non abbandonarci alla tentazione».

Nuova versione anche per il Gloria che si recita all'inizio della messa: il versetto «pace in terra agli uomini di buona volontà» verrà sostituito con «pace in terra agli uomini amati dal Signore». Un testo che sembra più vicino a quello del Vangelo.

«Il grosso del lavoro è fatto - ha spiegato il nuovo segretario della Cei monsignor Stefano Russo - ci sono ancora piccole correzioni e passaggi da fare». Il testo della nuova edizione sarà ora sottoposto alla Santa Sede per i provvedimenti di competenza. Dopodiché, le nuove versioni del Padre nostro e del Gloria entreranno definitivamente in vigore.

«Penso e spero che nel 2019 uscirà in stampa il nuovo messale», ha aggiunto monsignor Russo. Per il presidente dei vescovi italiani, il cardinale Gualtiero Bassetti, «è un passo avanti nel Concilio, non solo nella traduzione, ma anche nell'approfondimento. Aiuterà le comunità, ce lo auguriamo», ha detto.

Bergoglio aveva già suggerito una correzione al Padre nostro a dicembre del 2017. «Non è mai Dio a tentarci, quell'indurci è una traduzione non buona aveva detto Francesco e dobbiamo utilizzare non abbandonarci. Il senso è «Quando Satana ci induce in tentazione, tu, per favore, dammi la mano, dammi la tua mano».

Il parlamento dei vescovi italiani ha inoltre deciso l'istituzione di un servizio nazionale per la tutela dei minori: ogni diocesi avrà il suo referente. La Cei sta anche elaborando le nuove linee-guida richieste dalla Santa Sede per prevenire gli abusi che potrebbero essere approvate già dall'assemblea di maggio 2019. «La Chiesa intende risolvere il problema radicalmente», ha spiegato il cardinale Bassetti. «Come dice il Vangelo, gli scandali non dovrebbero esserci ma, se ci sono, meglio che si manifestino purché trionfi la verità». Le linee-guida per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili nella Chiesa «c'erano già, ma vanno aggiornate di fronte a una piaga gravissima come quella della pedofilia, che non dovrebbe albergare né in società né in Chiesa, ancor più grave nel secondo caso», ha aggiunto il numero uno dei vescovi italiani.

La commissione della Cei per la tutela dei minori, guidata dal vescovo di Ravenna Lorenzo Ghizzoni, sottoporrà il risultato del suo lavoro alla valutazione della Commissione pontificia per la Tutela dei minori voluta da Papa Francesco. Tra le novità annunciate dalla Cei anche la costituzione di due nuovi santi patroni: San Leopoldo Mandic, che sarà il protettore dei malati oncologici, e Santa Rosa da Viterbo, eletta patrona della gioventù francescana d'Italia.

Ma anche in questo caso, spiegano dalla Cei, occorrerà il placet del Vaticano.

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