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Il piano di Berlusconi per riunire i moderati in una lista alle Europee

Oggi azzurri in piazza a Torino per il "Sì Tav". Pure la prescrizione nel summit con Salvini

Il piano di Berlusconi per riunire i moderati in una lista alle Europee

Le grandi manovre in vista delle Europee sono iniziate. Un appuntamento quello di fine maggio (la data sarà compresa tra il 23 e il 26) nel quale Forza Italia è consapevole di giocarsi e rischiare molto, insidiata com'è dall'ascesa della Lega nei sondaggi. La partita si giocherà sul terreno del proporzionale, quindi ognuno correrà per sé e dovrà mettere in campo le proprie energie migliori, esaltando la propria identità.

L'obiettivo di Silvio Berlusconi è quello di arrivare a liste uniche dei moderati dando piena cittadinanza al mondo cattolico, ai riformisti, ai liberali, alla società civile. Ma soprattutto intercettare quella zona grigia di elettori che non si riconosce nella sinistra italiana e nella Lega e vuole essere rappresentata in maniera credibile in Europa. Il messaggio di innovazione dovrà passare anche attraverso i simboli, a partire dallo storico logo di Forza Italia.

«Avere un leader come Berlusconi candidabile ci rafforza di certo» spiega Antonio Tajani a La Stampa. «E poi vogliamo allargare le liste, stiamo parlando con l'Udc, con l'area moderata, con organizzazioni legate al Ppe, con liste civiche. Per fare le liste Altra Italia alle Europee. E rappresentare tutta una fetta elettorale che sta tra la Lega e il Pd. Con qualche riferimento nel simbolo: stiamo valutando se cambiare simbolo o rinnovarlo, senza rinunciare a Forza Italia».

Berlusconi giovedì sera nella riunione con i coordinatori regionali ha aperto al cambio del logo e ai contributi offerti dai parlamentari. «Dopo 25 anni il simbolo di Forza Italia a me piace ancora molto» ha spiegato «ma i sondaggi ci dicono che non funziona più come un tempo. Forse abbiamo bisogno di farne un altro». Due le ipotesi in campo. La prima prevede un restyling del logo attuale, con una grafica più fresca che dia una maggiore idea di movimento alla bandiera italiana e comunichi un messaggio di rinnovamento, con l'inserimento del simbolo del Ppe.

La seconda ipotesi, invece, è quella di un intervento più profondo con una modifica cromatica radicale. C'è chi dice che si starebbe procedendo a una sperimentazione con i colori bianco e oro con il simbolo del Ppe all'interno e l'inserimento de l'Altra Italia. Un riferimento alla radice europea di Forza Italia che pure in campagna elettorale dirà chiaramente di voler riformare le istituzioni di Bruxelles. In questa chiave si potrebbe anche prendere in considerazione il cambio di nome ma questa opzione viene considerata più remota visto che si perderebbe terreno in termini di riconoscibilità. È chiaro poi che sarà importante scegliere bene i candidati, tanto più in una competizione che prevede le preferenze. Berlusconi al partito ha chiesto di tornare tra la gente. E oggi alle 11 a Torino in Piazza Palazzo di Città di fronte al Comune ci sarà la manifestazione organizzata dal nuovo commissario Paolo Zangrillo a sostegno della Tav. Un primo test per riaprire il dialogo con l'elettorato potenziale di Forza Italia. Berlusconi giovedì nel faccia a faccia serale con Matteo Salvini, andato in scena alla fine dell'incontro con i coordinatori, ha affrontato il nodo delle candidature per le Regionali.

Ma ha anche invitato il leader della Lega a non cedere al giustizialismo dei Cinquestelle su un tema di elementare civiltà giuridica come quello della prescrizione, senza la quale si corre il rischio di condannare i cittadini al «fine processo mai».

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