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Juve, comanda la saggezza. Trent'anni e non mostrarli

È l'età media dei giocatori. Svettano Chievo e ParmaE la A si rivela il campionato più vecchio d'Europa

Juve, comanda la saggezza. Trent'anni e non mostrarli

Siamo un paese per vecchi. E dunque, non c'è da sorprendersi se il nostro campionato rispecchi la realtà italiana e sia quello con l'età media più alta (27,38 anni contro i 27,34 della Liga spagnola) nella ristretta cerchia dei 5 grandi campionati: Bundesliga, Liga, Ligue 1, Premier League e appunto la Serie A.

È quanto emerge dallo studio del CIES (l'osservatorio sul calcio) sui primi mesi della stagione 2018/19. Gli ultimi dati che analizzano il fenomeno mostrano che, nel nostro torneo, sono Chievo e Parma le squadre più vecchie. Ma, c'è un altro dato interessante che riguarda una big italiana: sì perché sul terzo gradino del podio, con una media di 29,26 anni, c'è niente meno che la Juventus. È la prova tangibile che l'esperienza conta davvero.

Una Signora, perciò, avanti con l'età, nonostante le partenze del 40enne Buffon e del 34enne Lichtsteiner, il che conferma la sua volontà di schierare una squadra super esperta in ottica Champions League. Dove la Juve, da quest'anno, sfoggia un'arma in più, e che arma, quel marziano di CR7 atterrato a Torino dal mondo galactico del Real Madrid, vincitore di 5 palloni d'oro e 5 Champions. E parlando di numeri e gol, a dispetto dei suoi 33 anni d'età, Cristiano ne ha già messi a segno otto al debutto nella Serie A e, di sicuro, non vorrà fermarsi adesso.

Ma l'aria che si respira a Torino a quanto pare fa molto bene alla salute di altri trentenni. Perché oltre a Cristiano, che dire di Chiellini (34 anni), Mandzukic (32) e Matuidi (31)? Per non parlare di Salvatore Sirigu (31), l'estremo difensore del Toro che dopo aver girovagato per l'Europa a suon di parate è forse diventato il miglior portiere azzurro tanto da riprendersi la Nazionale. Il sardo, poi, nell'anno solare 2018 è il portiere che ha parato più rigori (4 su 5) nei principali campionati europei. Una vera saracinesca. Ma c'è un altro portiere che, a dispetto della sua non più verdissima età, si muove tra i pali come un felino: parliamo di Samir Handanovic (34), che nelle ultime due uscite con Barcellona e Atalanta è stato protagonista di parate da urlo.

Sono però tanti i calciatori che, nella tanto bistrattata Serie A, come il vino buono migliorano invecchiando. Nella capitale, per esempio, Acerbi (30), Fazio (31), Kolarov (33) e Dzeko (32) sono dei punti di riferimento inamovibili per Lazio e Roma. E che dire del baluardo napoletano Raul Albiol (33), o del cagliaritano Srna (36)? In Emilia-Romagna, poi, devono aver trovato nuova linfa vitale gente come Rigoni (33) e Bruno Alves (36) leader del Parma, l'inesauribile Palacio (36) del Bologna, il ritrovato Boateng (31) del Sassuolo e il bomber Antenucci (34) della Spal. Senza dimenticare Fabio Quagliarella (35), la cui parabola calcistica non conosce limiti, già 4 reti segnate con la Samp, di cui una istintiva e pazzesca di tacco al volo proprio al suo Napoli e che resterà nella memoria degli appassionati per moltissimo tempo.

Come diceva con saggezza il grande Ayrton Senna, «quando pensi di avere un limite, provi a toccare questo limite. Accade qualcosa. E immediatamente riesci a correre un po' più forte, grazie al potere della tua mente, alla tua determinazione, al tuo istinto e grazie all'esperienza. Puoi volare molto in alto».

Anche a trent'anni si può.

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