Politica

Era fuggito con una 17enne Il tunisino sarà presto espulso

Il pregiudicato, già rimpatriato una volta, rintracciato ad Ancona dopo la denuncia dei genitori della ragazza

Tiziana Paolocci

Forse questa è la volta buona. Ma non si può mai dire. Forse Tarek Abassi, ventuno anni, pregiudicato tunisino, ladro, ricettatore, spacciatore e rapinatore, per non voler arricchire il suo curriculum vitae di tanto altro, lascerà l'Italia, dove ha una relazione con una ragazza minorenne.

O forse no.

Ieri la polizia ha rintracciato lo straniero in un appartamento di Chiaravalle, in provincia di Ancona, dopo che i genitori di Angelica, la sua ragazza, lo avevano denunciato per averla allontanata da casa e averla convinta a seguirlo. Ora è stato sottoposto a espulsione, ma fino a quando non salirà sull'aereo non è certo che si possa parlare di rimpatrio. L'africano da tempo ha una relazione sentimentale con la diciassettenne, che per lui ha abbandonato la scuola ed è fuggita dalla sua famiglia. La loro storia ha riempito spesso le pagine di cronaca.

Secondo quanto hanno riferito gli inquirenti, i genitori della ragazzina hanno denunciato la sua scomparsa in diverse occasioni, ma il nordafricano, considerato un soggetto pericoloso e violento, ha cercato di fare di tutto per non mollare la presa su Angelica, arrivando anche a intimorire la madre della minorenne, minacciandola di morte e di non farle più rivedere la figlia. È arrivato perfino a farsi consegnare dalla diciassettenne il cellulare, così che non avesse rapporti diretti con la famiglia, ma solo filtrati attraverso di lui.

A intimorire mamma e papà di Angelica non è la nazionalità di Tarek, ma il fatto che il soggetto in questione sia senza fissa dimora in Italia, con alle spalle condanne per furto, rapina, ricettazione, minacce, reati contro la persona e in materia di stupefacenti. Dopo l'ultima denuncia dei familiari della ragazza, a giugno, la Procura di Vicenza ha aperto a suo carico un procedimento per il reato di sottrazione consensuale di minorenne.

Così è stato era portato al Cpr «Brunelleschi» e poi imbarcato su un aereo per la Tunisia. Ma, a causa di un guasto tecnico, il velivolo non è potuto partire. Allora è stato riaccompagnato a Torino e gli è stata notificata un'altra espulsione, firmata dal questore, che non ha mai rispettato, rendendosi irreperibile. La minorenne vicentina lo ha seguito e ha convissuto con lui tra ottobre e novembre, come aveva fatto già in passato. Poi, qualche giorno fa, è tornata dai suoi genitori, che avevano ricevuto una telefonata anonima per localizzarla e sono andati a recuperarla alla stazione di Vicenza.

Del caso della ragazza vicentina si era occupata anche la trasmissione della Rai Chi l'ha visto?, che ha mandato in onda spezzoni di telefonate tra Tarek e la madre della minore, costretta ad ascoltare frasi inquietanti. Proprio dalle telefonate, i poliziotti sono partiti per rintracciare il giovane. «Mi fa schifo parlare con te, non c'è un uomo con te? Da noi non esiste la donna che parla, da noi è l'uomo che parla. Tu piangerai sangue, lo sai?» le diceva al telefono. La polizia ha informato i servizi sociali e a seguire il tribunale civile e quello per i minori, recuperando diverse volte Angelica e riportandola a casa. Ma sulla pagina Facebook che condivideva con il pregiudicato lei appare felice con lui, mentre fumano, bevono birra e ballano.

E tra un anno la ragazzina sarà maggiorenne e a quel punto tenerla ancora lontana dal tunisino sarà un'impresa quantomai difficile a meno che non sia lei a scegliere di non frequentarlo più.

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