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Marotta in Cina da Zhang viaggio che vale una firma

L'ex ad bianconero incontra il capo di Suning L'annuncio entro fine mese prima di Juve-Inter?

Marotta in Cina da Zhang viaggio che vale una firma

Beppe Marotta all'Inter, ci siamo. Nella giornata di sabato l'ex amministratore delegato è decollato dall'aeroporto di Malpensa con un volo dell'Air China con destinazione Nanchino, il quartier generale di Suning. Marotta raggiunge Steven Zhang, in patria già da qualche giorno, per rappresentare l'Inter al China International Import Expo. Ma soprattutto il dirigente italiano incontra ufficialmente per la prima volta Zhang Jindong per conoscerlo di persona. Anche se per il patron di Suning bastavano già le referenze di Massimo Moratti che fin da subito lo ha consigliato per dare ulteriore solidità al club nerazzurro e il cv che parla di quarant'anni nel calcio italiano facendo bene a ogni livello. In particolare una voce può aver convinto l'imprenditore cinese: la gestione oculata che persegue Marotta in ogni suo mandato. E che si racconta sia diventata inconciliabile a Torino nel corso dell'operazione Cristiano Ronaldo, annoverata per questo tra le ragioni della separazione con la Signora. Il manager nato a Varese sessantuno anni fa, da sempre è per i colpi sostenibili, che non destabilizzino i conti finanziari: per capire sì a Higuain dal Napoli, nì a CR7 perché un bilancio a posto in questo calcio equivale a uno scudetto sul campo.

Con la missione cinese, l'ex dirigente della Juventus di fatto avvia la collaborazione con il club nerazzurro. Per deleghe e cifre è solo una questione di dettagli, così come per la firma sul contratto che legherà Marotta all'Inter. A livello di responsabilità si riproporrà la gestione a due teste vista alla Juventus dove divideva le responsabilità con Mazzia. A Milano l'ex ad bianconero seguirà i conti calcistici, mentre la parte amministrativa resterà in carico ad Alessandro Antonello, attuale ad interista. Settimana scorsa indirettamente proprio lo stesso Antonello, aveva fatto capire che fosse solo una questione di tempo: «Marotta è un grande dirigente, ma fino a quando non ci sono le firme...». Il viaggio cinese significa molto più di un semplice autografo su un foglio di carta, mentre sulla tempistica per mettere nero su bianco ci sono due scuole di pensiero: la prima ipotizza l'ufficializzazione già per fine mese; la seconda propende per fine anno. I tifosi spingono, o meglio sognano, per l'accelerata perché significherebbe presentarsi a Torino nel giorno di Sant'Ambrogio, patrono di Milano, il 7 dicembre, per la sfida contro la Juventus, con uno degli artefici principali del dominio della Signora negli ultimi sette anni.

Per lo stesso Marotta avrebbe un sapore speciale tornare allo Stadium due mesi e qualche giorno dopo l'addio choc con la società bianconera, annunciato al termine della sfida vinta contro il Napoli. La missione è quella di fare dell'Inter la società che metta fine alla dittatura della squadra degli Agnelli. La sfida è lanciata con il primo viaggio cinese di Marotta, ormai nuovo dirigente nerazzurro.

Sono blitz degni di un colpo di mercato e in qualche modo Marotta all'Inter lo è, perché si parla di uno dei pochi dirigenti italiani di spessore internazionale.

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