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Molinari re a Dubai, è il top in Europa

L'azzurro, dopo Open Championship e Ryder cup, completa il suo «triplete»

Molinari re a Dubai, è il top in Europa

Non è bello. Non è affascinante. Ha anche un po' di pancetta, che lo rende così tanto normale. Ma guai a prendersi troppe confidenze: da ieri Francesco Molinari è ufficialmente il miglior giocatore di golf europeo. Una cosa che a un golfista italiano non solo non era mai accaduta, ma non sembrava nemmeno possibile.

Molinari ha ieri suggellato il suo anno d'oro. L'anno che ha certamente cambiato la sua vita ma che potrebbe modificare una volta per tutte il destino del golf in Italia. Di quello sport, cioè, che fino a qualche mese fa suscitava un entusiasmo popolare pari a un comizio di Danilo Toninelli e che invece oggi rischia di trasformarsi da affare di elité a roba quasi popolare (abbiamo detto quasi).

Molinari, torinese, 36 anni (età che in qualsiasi altro sport sarebbe già da conteggi Inps ma che invece sul green rappresenta la piena maturità) ha vinto ieri la Race for Dubai 2018, il circuito europeo articolato su 47 tornei. Nella tappa finale nell'emirato a uno stremato Chicco è bastato un 34° posto, perché l'unico che poteva batterlo, l'amico Tommy Fleetwood, inglese, si è fermato al 15° nel torneo vinto dal ritrovato Danny Willet. Il trionfo a Dubai chiude il triplete di Molinari, che nel giro di pochi mesi ha vinto il suo primo major (l'Open Championship di Angus in Scozia) e ha trascinato a Parigi l'Europa alla vittoria nella Ryder Cup, il più popolare torneo di golf, l'unico a squadre. In Francia Molinari aveva fatto nei doppi coppia fissa proprio con Fleetwood. I due avevano vinto tutti i loro match (Molinari anche il suo singolo) e avevano mostrato un affiatamento consacrato da alcuni spiritosi video in cui erano finiti a letto insieme. Ma ora Chicco dorme da solo.

E fa sogni d'oro.

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