Cronaca locale

Quella 90 irriconoscibile che porta in paradiso

Quella 90 irriconoscibile che porta in paradiso

La Novanta è un mezzo di trasporto mitologico, molto più di un semplice bus: per i milanesi, nativi e di adozione, è condizione esistenziale (pendolare, molto pendolare...) di cui sono ben noti i pregi (il percorso: essenziale; gli orari: quasi 24 ore su 24) e i disagi che, complice forse anche la Smorfia, si riassumono nella lunga, affollata, odorosa, folcloristica, appiccicosa, rumorosa e spesso estenuante odissea. Che può diventare anche inquietante, se si è un po' sfortunati. Insomma, chi la conosce, se può, la evita. E se non può... Spera forse che una volta, salendo i gradini del filobus, gli succeda come a una certa ragazza, molto graziosa e molto a modo che si vede in una pubblicità sugli schermi della metro.

Premessa uno: è uno spot pensato per Bookcity. Premessa due: è normale che nelle pubblicità tutto sembri un po' meglio. Ma quello che accade alla ragazza è - per il milanese abituato a frequentare il mezzo - oltre ogni immaginazione: più che surreale, paradisiaco. Un eden del trasporto pubblico. La «Circolare destra» su cui sale la ragazza, capelli in piega e sorriso, è luccicante come fosse reduce da uno spot del mastro Lindo. Lei si siede tranquilla: il bus è vuoto, letteralmente (non succede mai: nemmeno in piena notte). Ed ecco che apre il suo libro, inizia a leggere e, accanto a lei, come per magia, si materializzano prima uno e poi una serie di altri passeggeri, sempre ovviamente tutti ben vestiti, sorridenti e a modo come lei, i quali, oltre a trovare comodamente posto in bell'ordine come neanche su un tram tedesco o un treno giapponese, aprono il loro libro e leggono. Con semplicità. Come se fosse vero.

Ora, non c'è niente di male, in questa pubblicità. Anzi. È bello che Atm faccia sognare i passeggeri. E poi, nell'attesa della metro, è anche divertente farsi una risata..

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