Controcultura

Alberto Angela fa rivivere la sfida che cambiò il mondo

Marco Antonio e Cleopatra contro Ottaviano e Roma in una sciarada mortale. Che ci affascina ancora

Alberto Angela fa rivivere la sfida che cambiò il mondo

Cleopatra (69 o 70 a.C. - 30 a.C.) è stata la donna più potente del suo tempo e la più seducente. Cresciuta in una corte che univa i fasti dei faraoni alla raffinata cultura ellenistica, ha dovuto affrontare sin dalla più tenera età le convulsioni politiche di un regno troppo potente per sfuggire all'attenzione dei romani, ma troppo debole per opporvisi. Grazie alla sua astuzia e al suo fascino, per due volte, legandosi prima a Giulio Cesare e poi a Marco Antonio, è riuscita a condizionare tutta la politica romana. Ma alla fine il suo sogno di potere l'ha portata alla morte. Ovvio che questo percorso che unisce il grandioso al gossip ante litteram, la liaison sentimentale al calcolo di potere, il fulgore della ricchezza alla tragedia abbia dato vita ad un mito. Alimentato dagli stessi storici dell'antichità, da Velleio Patercolo a Plutarco passando per Svetonio. Tanto che per noi ormai è molto difficile distinguere il mito dalla realtà.

In questo senso è davvero uno strumento divulgativo prezioso il nuovo libro di Alberto Angela: Cleopatra. La regina che sfidò Roma e conquistò l'eternità (HarperCollins-Rai libri, pagg. 444, euro 20 in libreria dal 29 novembre). Nel saggio, che però si legge quasi fosse un romanzo, Angela ricostruisce tutta la parabola di quella che fu una regina ragazzina che arrivò al potere dopo la morte dell'indebitatissimo padre, Tolomeo XII Aulete, nel 51 a.C., e che si avvicinò a Cesare (nel 48 a.C.) per risolvere le sue contese dinastiche con il fratello Tolomeo XIII e la sorella Arsinoe (fecero entrambi una brutta fine). Però la narrazione non è rigidamente cronologica, usa ampi flashback, e si concentra su alcuni dei momenti fondamentali della vita della regina/dea.

L'incipit narrativo è a Roma nel 44 a.C. dove Cleopatra alloggia negli Horti Caesaris ignara della congiura che da lì a poco porterà alla morte di Cesare (una delle parti più affascinanti del racconto di Angela). Seguono poi la fuga in Egitto, le lotte fratricide tra i romani... E l'incontro a Tarso con Antonio (42 a.C), di cui in queste pagine riportiamo un ampio stralcio. Sarà l'inizio di una relazione/alleanza travagliata ma che diventerà sempre più stretta (soprattutto quando Antonio avrà bisogno dell'Egitto per la guerra contro i Parti). Un legame che spostava il baricentro del potere lontano da Roma e che avrebbe potuto cambiare la nostra storia. Ad Azio nel 31 a.C. questo sogno viene definitivamente spazzato via da Ottaviano con un coraggioso colpo di mano sul mare dove Antonio è meno forte e lui può contare su Agrippa (il più geniale degli ammiragli romani). La flotta romano egiziana, colta di sorpresa e chiusa nel golfo di Ambracia senza più rifornimenti, è costretta a tentare il tutto per tutto per rompere l'assedio. Ad Antonio e Cleopatra riuscì una fuga calcolata (oggi sappiamo che sapevano di non poter più vincere) ma al prezzo di sacrificare un intero esercito. Senza contare i moltissimi delusi che passarono in massa ad Ottaviano.

Cosa resterà agli sconfitti dopo inutili tentativi? La morte ma anche l'ingresso nella Storia e nella leggenda.

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