Cronaca locale

Scala e vertice Osce «Sciopero dei vigili ingiusto per la città»

Sindaco ai ghisa: è profondamente sbagliato E i ministri esteri «sfrattano» le auto in Fiera

Chiara Campo

Giovedì e venerdì Milano ospita la Conferenza ministeriale dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, il vertice Osce che porterà al centro congressi Mico in Fiera i ministri degli Esteri dei 57 Paesi partecipanti (europei, dell'Asia centrale e del Nord America). Padrone di casa il ministro degli Affari esteri Enzo Moavero Milanesi che è l'attuale presidente in esercizio. Non c'è bisogno di ricordare che il 7 dicembre sono attesi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ministri, autorità e vip alla Prima della Scala. E dal 6 al 9 torna la fiera degli Oh Bej Oh Bej, con migliaia di visitatori attesi e il solito traffico impazzito nelle vie intorno al Castello. Giornate calde, massima allerta sul fronte sicurezza e controlli in strada per evitare il caos. E il rischio è alto. Il 7 dicembre i vigili hanno minacciato sciopero, domani in prefettura è convocato un tavolo per tentare una mediazione in extremis e non si esclude il ricorso alla precettazione. «Non so quanti margini ci sono - ha ammesso ieri il sindaco Beppe Sala -. Ovviamente la questione è affidata alla vicesindaco e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo, ma dico che trovo profondamente sbagliato uno sciopero in questi giorni perchè non c'è solamente la Prima, ci sono i ministri degli Esteri a Milano, sono giornate delicate quindi non mi piace». Puntualizza che lo sciopero «è uno diritto legittimo, ma assolutamente non mi piace una protesta piazzata in questi giorni, non mi sembra giusto per la città». Il sindacato autonomo contesta l'introduzione del badge per il controllo delle presenze, e non ha gradito nemmeno che settimane fa se ne sia parlato come di un sistema anti furbetti. «Dovrebbero sentirsi trattati come tutti gli altri dipendenti - ribatte Sala -, non parliamo di nessun tentativo di controllo ma di uniformare un modus operandi che ormai è comune». Anche da parte del vicecapogruppo di Forza Italia Alessandro De Chirico è partito un appello ai ghisa: «Si prospetta un Sant'Ambrogio caldo tra Osce, Oh Bej e il preannunciato sciopero. Per questo chiediamo ai sindacati autonomi un atto di responsabilità per non rovinare la festa patronale di Milano. Il diritto allo sciopero è sacrosanto e garantito dalla Costituzione, ma può essere esercitato in tutti i periodi dell'anno. Sono certo che il senso di responsabilità dei ghisa in servizio in quei giorni farà comunque aderire una bassa percentuale dei lavoratori». E aggiunge che «la timbratura elettronica è una disposizione di legge a cui il Comune deve aderire sia perché paga 18 milioni di euro all'anno di straordinari sia a tutela del singolo lavoratore». Per il capogruppo Fabrizio De Pasquale «è assurdo che la giunti non cerchi un accordo, i vigili chiedono di non essere considerati come impiegati».

E il vertice Osce ha già creato proteste tra i residenti in zona Fiera. Già dalle ore 7 di mercoledì fino alle 23 di venerdì ci sarà divieto di sosta permanente con rimozione forzata per tutti i veicoli (compresi cicli e motocicli) in via Gattamelata, via Alcuino, Colleoni, Arona, piazzale Carlo Magno, transito vietato dalle 6 alle 23.30 giovedì e dalle 6 alle 10.30 di venerdì in via Colleoni, Gattamelata, Arona, Alcuino.

«É legittimo che il Comune voglia garantire la sicurezza delle delegazioni - premette De Chirico - ma si deve garantire la libertà di circolazione ai residenti del circondario».

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