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Ronaldo piccato: "Oggi alcuni giocatori se la fanno sotto"

Ronaldo il Fenomeno, ai microfoni del quotidiano spagnolo As, ha parlato di come molti calciatori siano molto tesi durante l'inno della Champions League: "Molti giocatori se la fanno sotto durante l'inno, poi si rilassano"

Ronaldo piccato: "Oggi alcuni giocatori se la fanno sotto"

Luis Nazario de Lima, in arte Ronaldo il "Fenomeno", è stato uno dei giocatori più forti della storia del calcio e questo è un fatto indiscutibile. Il due volte Pallone d'Oro nel 1997 e nel 2002, nella sua gloriosa carriera, ha vestito le maglie di Psv, Barcellona, Inter, Real Madrid e Milan, ha giocato 518 partite in carriera, condite da 352 reti in tutte le competizioni. Ronaldo ha anche disputato 98 partite con la nazionale brasiliana ed ha realizzato 62 reti, vincendo anche due Mondiali ad Usa '94, in finale contro l'Italia di Sacchi, e nel 2002 in Corea del Sud quando divenne anche capocannoniere del torneo. Il Brasile non ha più vinto un Mondiale dopo quel 2002 con il Fenomeno che ai microfoni del quotidiano spagnolo AS ha spiegato: "Dal 2002 ad oggi non abbiamo più vinto niente e non sentiamo buone sensazioni. Abbiamo più problemi del Messico ad esempio e più dubbi quando pensiamo alla nostra squadra”.

Talenti puri come il fuoriclasse brasiliano fanno fatica ad emergere nel calcio moderno, sia dal punto di vista tecnico che comportamentale, che è sempre più fatto di procuratori e di un giro di soldi che continua ad aumentare. L'ex attaccante di Inter e Milan ha provato a spiegare che ha spiegato come il calcio sia cambiato: “Il calcio è cambiato, spero che i giocatori facciano sempre del loro meglio e che siano più onesti possibile dentro e fuori dal campo. Poi ci pensano gli arbitri a punire qualsiasi loro scorrettezza”.

Il Fenomeno ha poi parlato della Champions League e di come molti giocatori se la "facciano sotto" durante l'inno vista l'importanza della competizione: "In quei momenti, quando suona l’inno della Champions i giocatori se la fanno tutti addosso, poi però prendono il pallone e si rilassano”.

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