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L'affondo di Ricci: "Dirigenti di sinistra sfibrati e ciechi per le copertine de l'Espresso"

Nel nuovo numero di Rolling Stone, Antonio Ricci parla a ruota libera di satira e politica, ecco le dichiarazioni del papà di Striscia la Notizia

L'affondo di Ricci: "Dirigenti di sinistra sfibrati e ciechi per le copertine de l'Espresso"

Nel nuovo numero di Rolling Stone, nella sezione dedicata alla politica, si legge una lunga intervista ad Antonio Ricci, direttore di Striscia la Notizia. Il papà del TG satirico di Mediaset, ripercorre tutta (o quasi) la sua carriera, aprendo una lunga parentesi sugli effetti della satira nella politica di oggi.

Drive In non tornerà mai più in tv”, esordisce Antonio Ricci. “Era un'antologia dei modi di far ridere, confusa ultimamente da alcuni rincoglioniti con Colpo Grosso. Una trasmissione solo di "vera" satira ha il fiato corto, perché si fanno sempre le solite battute". Ricci decise di chiudere Drive In proprio per "limitare la satira con battute da "riporto", nate dalla lettura dei giornali o dalla visione della tv. Non commentare solo un fatto, ma cercare di provocarlo ha permesso la lunga vita di Striscia". Infine l'affondo sulla sinistra: in passato "una generazione di progressisti ha avuto l'immaginario turbato, mitragliandosi di pippe sulle copertine de L'Espresso con le donne nude". Adesso si vedono i risultati: "Dirigenti di sinistra praticamente ciechi e sfibrati. Facciamo ancora battute su di loro, ma è un inutile esercizio di stile. Oltre 300 cause, un pacco bomba sulla scrivania, le aggressioni agli inviati non hanno fermato le nostre altre provocazioni.

Pochi ci seguono, è più comodo, e fa più immagine, fare il monologhino nel localino".

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