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Renzi ora pensa di candidarsi alle primarie Pd

Dopo il passo indietro di Minniti, l'ex premier sonda i suoi: «E se invece corressi io?»

Renzi ora pensa di candidarsi alle primarie Pd

Adesso Matteo Renzi (nel tondo) esagera. Pretende pure che giornali e tv lo lascino in pace (mentre lui continua a parlare di tutti su ogni canale). Questo è davvero troppo. Persino uno showman come lui dovrebbe capire che è troppo divertente parlare di lui, essendo la cosa più bizzarra (a tratti grottesca) capitata alla politica italiana da 30 anni a questa parte. Ma ogni volta che si parla di lui, dopo che ogni settimana siamo costretti a sorbirci la sua top ten di bischerate su Facebook, fa pure lo stizzito. «Faccio il segretario, mi colpisce il fuoco amico. Mi dimetto e mi chiedono di stare in silenzio. Sto zitto e mi chiedono di parlare. Un giorno devo andarmene, un giorno fare il segretario. Ma possiamo parlare di politica anziché parlare tutti i giorni di me?», scrive su Twitter Renzi (unica attività che gli viene davvero bene).

La voce che circola da ieri, infatti, dopo il ritiro di Marco Minniti proprio a causa del mancato sostegno di Renzi e dei suoi uomini, è che si potrebbe ricandidare Matteo stesso alle primarie del Partito democratico. Una clamorosa indiscrezione, nessuna smentita dal Giglio magico e una mezza conferma arrivata proprio dalle parole dello stesso Renzi su Facebook: «Non lavoro a qualcosa di diverso».

La voce gira in ambienti dem, non solo in quelli vicini al senatore semplice di Scandicci. A sostenere i rumors, un sondaggio lampo alla Swg, pare commissionato dallo stesso ex segretario del Pd, per testare la forza di tre candidati al Congresso. La domanda è semplice: chi voteresti ai gazebo del Pd tra Zingaretti, Martina e Renzi? Impossibile conoscere la percentuale, ma già il fatto che sia stata commissionata è una notizia. E conferma le indiscrezioni: Renzi ci sta pensando davvero. Il fido deputato Stefano Ceccanti ha dichiarato: «Non lo escludete. È uomo da mille risorse e mille sorprese».

La richiesta di ricandidarsi pare essere arrivata direttamente dai suoi fedelissimi, terrorizzati di diventare prigionieri di Zingaretti. Gli altri nomi renziani circolati nelle ultime ore (Guerini, Rosato, Bellanova), del resto, non sono spendibili. I contatti di Luca Lotti vanno avanti per trovare una soluzione che consenta ai renziani di non dissolvere il bacino di voti. Al momento invano. Da qui la folle idea: chiedere a Matteo di riprovarci.

Per lui sarebbe la terza volta e il solo pensiero del tris per un egocentrico come lui, ha ingolosito non poco il senatore. «Gliel'hanno chiesto e non ha detto no», è la versione che offrono alcuni altri renziani. Altri assicurano di aver raccolto una sua confidenza: «E se mi ricandidassi?», avrebbe chiesto ad alcuni fedelissimi lo stesso Renzi dopo aver dichiarato appena 24 ore fa, «non mi occupo del congresso del Congresso». Ma dire una cosa oggi e smentirla domani è una delle sue caratteristiche, che conosciamo bene. L'ennesimo bluff dell'ex rottamatore? Vedremo.

Il sondaggio Swg ha un obiettivo ben preciso: capire se ci può essere partita per Renzi e, al contempo, verificare se c'è il rischio di trasformare i gazebo in un referendum a favore o contro di lui, come accaduto col referendum costituzionale, l'inizio del declino di Renzi. Che ora sta pensando alla rivincita, l'ennesima.

Ah, comunque ridendo e scherzando, sono già due anni che Renzi (e la Boschi) hanno lasciato la politica.

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