Cronache

Norme di sicurezza violate: nel Salernitano locali chiusi due locali

La scorsa notte i carabinieri hanno posto sotto sequestro due locali del Vallo di Diano, nel salernitano, per infrazioni di norme sulla sicurezza

Norme di sicurezza violate: nel Salernitano locali chiusi due locali

Sono passate solo poche ore dalla immane tragedia della discoteca “Lanterna azzurra” di Corinaldo, in provincia di Ancona, che subito si torna a parlare delle condizioni di sicurezza all’interno dei locali.

Nella notte, infatti, i carabinieri della compagna di Sala Consilina, nel Salernitano, hanno posto sotto sequestro due discoteche del Vallo di Diano dove erano in corso affollati spettacoli musicali. Nelle sale in questione, i militari hanno riscontrato la presenza di molte più persone rispetto al massimo consentito.

E così, gli uomini dell’Arma, il personale del Nucleo carabinieri ispettorato del lavoro di Potenza, dell’ Asl di Salerno e della Siae di Napoli, hanno denunciato i relativi titolari per apertura abusiva di luoghi di pubblico intrattenimento.

In entrambi i locali è stata riscontrata la presenza di pubblico ben oltre la soglia autorizzata: in un caso c’erano circa 500 persone invece di un massimo di150 mentre nel secondo,erano presenti 400 clienti a fronte di una capienza permessa di 200.

Durante i controlli sono, inoltre, emerse anche delle "gravi violazioni" in tema di sicurezza, prevenzione e protezione dagli infortuni sui luoghi nonché di violazioni delle norme antincendio.

I carabinieri, al comando del capitano Davide Acquaviva, hanno proceduto all’immediato sequestro dei locali anche in considerazione dell’ostruzione delle uscite di sicurezza. Infatti, nel corso delle verifiche è risultato che i varchi di emergenza interni erano sbarrati da tavoli utilizzati come guardaroba improvvisati mentre quelli esterni erano bloccati da automobili parcheggiate che non permettevano in alcun modo l’apertura delle porte, con la messa in pericolo di numerose vite umane.

Per le violazioni constatate, ai titolari sono state elevate sanzioni per complessivi 18mila euro, più un provvedimento di sospensione delle attività.

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