Cronache

Sicurezza sui treni, ora un battito di ciglia dirà se il macchinista è sveglio

Un sensore rileverà il movimento delle palpebre, riuscendo a capire se il macchinista è vigile. In caso contrario scatteranno un allarme e il freno di emergenza

Sicurezza sui treni, ora un battito di ciglia dirà se il macchinista è sveglio

Basterà un battito di ciglia a far capire se il macchinista del treno è sveglio, o se il convoglio non viene guidato in sicurezza. La novità è un sensore in grado di percepire il movimento delle palpebre e, in caso di mancato rilevamento, di far frenare il treno in automatico, per evitare incidenti.

L'innovazione sulla sicurezza è stata presentata nei giorni scorsi dalle Ferrovie, secondo quanto riporta Repubblica, e sarà installata entro il 2019 su 14 treni Jazz del Piemonte ed entro il 2013 su tutti i convogli, sia quelli regionali, sia sulle Frecce. Il sensore che misura il battito delle palpebre sostituirà il "pedale dell'uomo morto", cioè un pedale che il macchinista era obbligato a schiacciare ogni 30 o 55 secondi, per dimostrare di essere vigile. Il dispositivo, però, venne dichiarato illegale, per la ripetitività del gesto, e negli anni venne sostituito da alcuni comandi alla guida, che avevano la stessa funzione del pedale.

Ora, invece, il nuovo sistema libererà il macchinista dall'obbligo di premere pulsanti o pedali: Trenitalia ha spiegato che si tratta di un"sensore non intrusivo, perché non richiede alcuna azione aggiuntiva". Il sensore, infatti, funziona grazie a una telecamera installata nella cabina di guida, che inquadra il volto dell'autista del treno: ogni 10 secondi il sensore controllerà che ci sia il battito delle ciglia e, in caso contrario, azionerà un allarme sonoro. Se il macchinista non reagirà all'allarme, verrà fatto scattare il freno automatico, che fermerà il treno.

Dopo la presentazione del sensore rivoluzionario, i sindacati hanno esultato, anche se c'è chi si dimostra scettico: si teme, infatti, che il nuovo meccanismo non sia in grado di sostituire completamente il "pedale dell'uomo morto", ma che serva solo come affiancamento.

Ma i sindacati rassicurano i ferrovieri: "Il pedale sarà ancora fisicamente nella cabina di guida, ma non sarà più necessario premerlo, perché di fatto diventerà inutile".

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