Cronache

Cambiano le regole del parco di Pompei: no ai bikini e ai selfie spericolati

Agli scavi sarà vietato presentarsi a torso nudo o con abiti troppo discinti. E anche per i selfie arrivano nuove regole rigidissime

Cambiano le regole del parco di Pompei: no ai bikini e ai selfie spericolati

L'Italia è forse il Paese con più opere d'arte al mondo, e Pompei è uno dei suoi grandi scrigni ricolmi di tesori.

Per questo è necessario che turisti e visitatori si comportino in modo adeguato e consono al rispetto che si deve a un luogo dove l'arte e la storia conservano una loro dimensione di sacralità.

Nei nuovi regolamenti introdotti per chi entra nel Parco Archeologico ai piedi del Vesuvio compaiono diverse novità, che riguardano sia il decoro dei visitatori che la salvaguardia delle meraviglie archeologiche che vi sono custodite. Innanzitutto c'è un numero chiuso: "Il parco non può contenere più di 15.000 persone alla volta. Il raggiungimento di tale limite comporta il rallentamento degli ingressi", si legge nel regolamento.

Nonostante in estate la calura possa essere opprimente, sarà richiesto un abbigliamento adeguato: non sarà permesso girare a torso nudo o con mini abiti succinti, come shorts o minigonne troppo minimal. Curiosamente, però, non si potrà nemmeno effettuare la visita in smoking: il regolamento pubblicato sul nuovo sito internet, online da ieri, vieta anche l'ingresso in abiti da cerimonia. Si potranno sì consumare cibi, ma solamente all'interno delle aree appositamente delimitate.

Vengono introdotte anche alcune restrizioni per i selfie. Portarsi a casa un ricordo è lecito ma per scattare una foto è strettamente vietato arrampicarsi sui muri, sulle statue, sui balconi o sulle fontane. Il rischio di danneggiare le strutture è troppo alto, per cui bisognerà fare attenzione a come a dove si potrà sfoderare il famigerato selfie-stick.

Per lo stesso motivo è naturalmente vietato deturpare qualsiasi tipo di superficie con pennarelli, vernici, bombolette spray o oggetti appuntiti, come troppo spesso invece si vede fare.

Infine - ma nel regolamento, forse non a caso, è al primo posto - la direzione del Parco archeologico ricorda che a Pompei è severamente interdetto l'esercizio di qualsiasi genere di commercio abusivo.

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