Cronaca locale

La richiesta bipartisan: "Il Palasharp va sgomberato"

Ordini del giorno da Fi e dem per risolvere l'emergenza

La richiesta bipartisan: "Il Palasharp va sgomberato"

Tre interventi di sgombero da parte della polizia locale dalla scorsa estate, diversi allontanamenti, porte d'ingresso lastrate. Eppure la storia all'ex Palasharp di via Sant'Elia è sempre la stessa, clochard e pusher magrebini tornano, sfondano e ri-trasformano (soprattutto) le zone in muratura in un dormitorio abusivo. A far riesplodere le polemiche giorni fa è stato il video di un sopralluogo notturno pubblicato da Affaritaliani.it, riprese che sollevano il sospetto (non confermato dai vigili per ora) che l'area sia usata anche per la prostituzione di nigeriane ospiti nell'istituto religioso adiacente al Palasharp. E sembra che minorenni si vendano agli occupanti in cambio di qualche grammo di coca. Il caso è stato sollevato ieri anche durante la seduta del consiglio comunale, due diversi ordini del giorno - uno depositato dal capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale e l'altro dal consigliere Pd Alessandro Giungi - arrivano allo stesso finale: l'ex Palasharp va sgomberato subito. Proposta che andrà valutata dal sindaco Sala e dal Consiglio che dovrebbe chiedere lo sgombero del palazzetto alla prefettura e al ministero dell'Interno

«Diversi sopralluoghi e inchieste giornalistiche - ha fatto presente De Pasquale - testimoniano in maniera inequivocabile attraverso video e immagini l'assoluto degrado in cui versa l'area, sembra occupata perennemente da bande di spacciatori nigeriani che gestiscono anche attività di prostituzione. É stata inoltre segnalata una presenza continua e in forma abitativa di un gruppo di custodi, legati alle attività religiose di una associazione musulmani che lì ha la concessione per svolgere attività di preghiera solo il venerdì». De Pasquale ha quindi chiesto agli assessori Anna Scavuzzo (Sicurezza), Pierfrancesco Majorino (Welfare) e Roberto Tasca (Demanio) «perchè l'edificio non sia stato ancora messo in sicurezza», quali misure il Comune «intenda disporre per evitare che il luogo sia teatro non solo di attività illecite ma anche di morte e abusi su giovani donne», se è stato concesso l'uso «per il pernottamento di un servizio d'ordine armato» e «se sia già stato chiesto alle Autorità competenti per l'ordine pubblico lo sgombero immediato della struttura». L'ordine del giorno targato Pd chiama in causa anche il ministro dell'Interno Matteo Salvini.

Il mancato utilizzo della struttura, ribadisce Giungi, «ha determinato e determina una condizione di fatiscenza e degrado, aggravata dal fatto che è oggetto di occupazione abusiva collegata ad attività illegali come lo spaccio di droga e sfruttamento della prostituzione».

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