Cronache

Meno compiti per Natale? Giovani pro e contro le parole del ministro

Il progetto del ministro dell'Istruzione Bussetti riaccende il solito dibattito delle feste: compiti sì o compiti no? Tra i giovani pareri contrastanti

Meno compiti per Natale? Giovani pro e contro le parole del ministro

"Per questo Natale sport e meno compiti", sono queste le parole del ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, che nei giorni scorsi ha anche annunciato che una circolare, indirizzata al corpo docente per ridurre il carico dei compiti, sarà diffusa in tutta Italia.

"Leggere un buon libro, vivere insieme ai propri familiari, passare le vacanze per ricaricare le batterie e ripartire bene dopo la Befana", prosegue il ministro, che con questa dichiarazione ha immediatamente fatto tornare di attualità il dibattito che da sempre ci accompagna durante le festività: compiti sì o compiti no?

Il mondo del web si divide: su Twitter in tanti genitori hanno risposto al ministro. C'è chi è d'accordo, convinto che la scuola non possa prendersi tutto il tempo libero dei propri figli e che essi si debbano dedicare anche ad attività che stimolino la loro intelligenza e creatività in un modo diverso da quello scolastico; e chi, invece, la ritiene una dichiarazione pericolosa capace solo di aumentare l'ignoranza nel nostro Paese. "Così li vuole il governo i nostri figli - scrive un genitore sul web - ignoranti come zappe perché abbocchino docilmente a tutte le castronerie propinate dai giallo-verdi".

Anche tra i ragazzi le opinioni sono contrastanti, alcuni sono convinti che sia una decisione corretta e che nelle vacanze sia giusto riposarsi, visto che durante l’anno il carico di lavoro è sempre molto elevato; altri invece credono che la riduzione dei compiti a casa non sia coerente con la recente riforma dell’esame di maturità. "L'esame sta diventando sempre più difficile – commenta un ragazzo appena uscito da scuola – nella seconda prova ci saranno sia greco che latino, i compiti e l’esercizio a casa sono indispensabili per arrivare preparati a questo traguardo".

Su una cosa però quasi tutti i giovani sono d'accordo, che i professori non rispetteranno mai le indicazioni del ministro e continueranno a caricare gli alunni con compiti ed esercizi come hanno sempre fatto: "Non è un decreto è solo una circolare, i prof continueranno a fare quello che vogliono" commentano in molti.

Però, la speranza è l'ultima a morire e chissà mai che quest'anno i ragazzi, al posto che rimanere ore piegate su versioni di greco e latino, non possano passare il Natale liberi di riposarsi e di ricaricare le batterie.

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