Cronaca locale

"Si può anche rifare ma resta il più bello"

Il giornalista segue il Milan dagli Anni '50. Sì a un nuovo impianto ma dove è ora

"Si può anche rifare ma resta il più bello"

Non esiste palcoscenico più magico e spettacolare della Scala del Calcio, teatro delle più emozionanti partite italiane ed europee. Eppure, stando a quanto annunciato da Ivan Gazidis, il nuovo amministratore delegato del Milan, in seno alla società si valuta seriamente l'ipotesi di demolire il Meazza e costruire un nuovo impianto di ultima generazione, sempre sull'area di San Siro, magari utilizzando in parte l'area dell'ex trotto. Non è da scartare, però, neppure l'ipotesi di demolire lo stadio e costruirne un altro di proprietà ma da un'altra parte. Il che vorrebbe dire trasferire l'arena dei sogni dei milanesi altrove. Apriti cielo: addio a un pezzo di storia, alle sfide che hanno raccontato l'epopea del calcio rossonerazzurro, che hanno scritto pagine indimenticabili.

Ne abbiamo parlato con Carlo Pellegatti, voce storica e grandissimo appassionato del Milan, le cui telecronache a Milan Channel e Mediaset restano nel cuore e nella memoria dei tifosi rossoneri. E come tutti i tifosi, anche lui non può che essere in apprensione per il destino del Meazza. «A quanto pare demolire San Siro non è più un tabù- spiega- ma la mia opinione è che San Siro rimane lo stadio più bello del mondo. Non sono contrario a un nuovo stadio, più moderno e funzionale, purché rimanga sempre a San Siro». Anche se da tifoso sarebbe davvero un effetto strano non varcare più i cancelli del tempio: « E' ovvio che a me dispiacerebbe andare via da San Siro- spiega- Certo, se poi ci sono migliorie, con gli ammodernamenti e tutto, allora mi va bene. Ma bisogna vedere quali migliorie. Un impianto meglio di San Siro non si vede. Come posti e visibilità non ci sono altri stadi come il Meazza. Cosa vogliono fare esattamente?».

Gazidis ha dimostrato con gli impianti ultramoderni di Wembley e Highbury che le cattedrali del calcio si possono abbattere e rifare. «A dire il vero, io sono stato all'Emirates (la nuova casa dell'Arsenal, ndr) e sì, fai un giro dello stadio, ma anche a San Siro si può fare, in fondo, no?». Sfide indimenticabili in campionato e in champion, gol , campioni si può dire che San Siro Pellegatti in tutti questi anni sia diventata una seconda dimora. «Seguo il Milan dagli anni '50, da quando sono nato- racconta- Ho visto San Siro quando ancora non c'era il secondo anello e ricordo quando a San Siro c'erano ancora gli alberi, che spuntavano dalla tribuna. Quindi dico solo che a me sta bene se buttano giù San Siro e ne fanno uno nuovo, ma deve essere più moderno di questo. Però bisogna vedere cosa cambia effettivamente, come viene rivoluzionato. Vorrei capire che tipo di rivoluzione e quanto verrà migliorato.

Se rimane a San Siro accetterei anche uno stadio nuovo».

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