Cronaca locale

Il pirata si costituisce: è un operaio milanese

Ma ad Arluno un altro romeno muore travolto da un'auto su cui ci sono 4 ubriachi

Il pirata si costituisce: è un operaio milanese

Si è costituito presentandosi venerdì sera alla caserma dei carabinieri di Segrate il pirata della strada che all'alba di giovedì aveva investito in via Rombon, in zona Lambrate, un ragazzo di 28 anni, il romeno Dorin Ispas che stava andando al lavoro in bicicletta proprio a Segrate. Il suo investitore, fuggito senza fermarsi a soccorrerlo, è un operaio milanese di 38 anni. Incensurato, l'uomo è stato denunciato per omicidio colposo e omissione di soccorso. Decisiva, ai fini della sua identificazione, la diffusione da parte dei carabinieri della fotografia dell'auto dell'uomo, un'Alfa Romeo grigia. Evidentemente consapevole che il cerchio attorno a lui si stava stringendo, il pirata ha deciso di costituirsi.

L'incidente era avvenuto al confine tra Milano e Segrate, lungo via Rombon: la vittima era stata travolta e scaraventata a distanza di metri. Era stata la sua fidanzata a lanciare l'allarme, preoccupata perché non riusciva a rintracciarlo dopo che aveva saputo che Ispas quella mattina non era mai arrivato sul posto di lavoro. Intorno alle 10.30 il corpo del giovane era stato individuato all'interno di un cantiere, dove il 28enne era stato scaraventato, mentre la sua bicicletta era sul ciglio della strada. Successivamente i carabinieri di San Donato, approfondendo le indagini, hanno individuato un'Alfa Romeo grigia e venerdì, autorizzati dalla Procura, hanno diffuso la fotografia della vettura, in modo da aiutare le ricerche e, magari, sollecitare l'uomo a costituirsi. E così è stato.

Intanto ieri poco prima delle 6.30 un altro romeno 35enne residente a Vimodrone è morto in un violentissimo scontro frontale con un'auto che andava a tutta velocità lungo la provinciale 214 in località Rogorotto, nel tratto in cui l'arteria costeggia l'autostrada A4, nel comune di Arluno. Ad uccidere il poveretto è stato il giovane italiano alla guida dell'altra vettura, una Ford Fiesta e che, insieme ad altri tre passeggeri - tutti amici e tutti quasi sicuramente sotto effetto di alcol e droghe - non si è accorto di quanto era accaduto. La sua macchina, infatti, ha centrato il romeno che era appena sceso dall'auto che guidava, una Peugeot 205, per raggiungere il ciglio della strada a margine della provinciale e poi spostarsi a piedi in un campo accanto. Del suo cadavere - rimasto incastrato sotto la Fiesta che l'aveva travolto - dopo l'investimento non c'era traccia e i quattro ragazzi a bordo, ancora inconsapevoli di aver ammazzato un uomo, se ne sono tornati a casa a piedi. Ad accorgersi di quanto era successo è stato, circa mezz'ora dopo, un uomo che passava in auto da quelle parti e che ha lanciato l'allarme. I quattro sono stati ritrovati dai carabinieri di Legnano che li hanno denunciati per omicidio stradale e omissione di soccorso.

Nella notte tra venerdì e sabato la Polstrada, con il personale medico dell'ufficio sanitario della questura, ha svolto un servizio in zona Certosa per il contrasto alla guida pericolosa dovuta all'alterazione dello stato psicofisico dei conducenti. Tra mezzanotte e le sei di ieri, quindi, attraverso l'utilizzo dei cosiddetti «precursori», la Polstrada ha potuto sottoporre a screening una buona parte dell'utenza in transito e una ventina di automobilisti sono stati controllati con l'etilometro. Tra questi due sono stati denunciati a piede libero per guida in stato di ebbrezza alcolica con un tasso alcolemico compreso tra 0,8 e 1,0 g/l e altri quattro sono stati denunciati a piede libero per guida in stato di ebbrezza con un tasso alcolemico decisamente più alto, compreso cioè tra 1,0 e 1,5 g/l.

In tutto la Polstrada ha ritirato quindi otto patenti di guida con la successiva applicazione del periodo di sospensione previsto per la tipologia di violazione accertata.

Otto anche i conducenti sottoposti al precursore droga: di loro due sono risultati positivi a cocaina e cannabis.

Commenti