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I suggerimenti per i vostri regali di Natale

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Ecco altri quattro suggerimenti per i vostri acquisti di videogiochi natalizi

11-11: Memories Retold (Bandai NAMCO)

I cento anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale hanno scatenato celebrazioni e ricordi di una pagina di storia piena di orrori e sofferenze. 11-11: Memories Retold vuole essere un ulteriore omaggio ad un periodo che ha segnato la memoria collettiva della nostra società. Gli sviluppatori di Digixart hanno però affrontato l’esperienza creando una realtà visuale dai colori e dalle percezioni mutuate quasi dalla pittura impressionista. Il risultato è spiazzante, ma interessante. Si fatica a delineare i confini di cose e persone, anche se poi ci si abitua alla tavolozza di colori e sensazioni. Il gioco in sé è un normale walking simulator. Protagonisti due soldati di fazioni contrapposte: un canadese di nome Harry e un tedesco di nome Kurt. I racconti delle due vite si intrecciano negli orrori delle trincee, nella vita quotidiana di un universo capovolto, nelle missioni di una guerra insensata, nell’incertezza dei bombardamenti. La sensazione, da giocatore, è quella di sentirsi un fuscello sbatacchiato qua e là da forze misteriose e incontrollabili, senza uno schema o un piano d’azione. Occorre, insomma, fare un po’ di pratica, soprattutto dal punto di vista visivo. Comunque, un’esperienza positiva per coloro che volessero conoscere una pagina di storia recente in maniera originale.

The Council (Bigben)

Finalmente si compie l’opera di un’avventura grafica giunta al suo quinto ed ultimo capitolo. Gli sviluppatori francesi di Big Bad Wolf hanno sfornato un gioco che permette di camminare e interagire con i personaggi storici di fine Settecento all’interno di una narrazione complessa e avvincente. Il protagonista Louis De Richet, giovane membro della società segreta Golden Order, si troverà invischiato nelle sordide trame ordite da personaggi misteriosi, catapultato su di un’isola sconosciuta nella quale dovrà risolvere enigmi sempre più difficili. Un quinto capitolo finale nel quale la tensione narrativa, i dialoghi e le esperienze compiute dal protagonista troveranno una conclusione soddisfacente. Nel complesso un’avventura grafica di ottimo livello, che permetterà di giocare e rigiocare passaggi importanti con soluzioni mai banali. I misteri proposti hanno sempre più di una via d’uscita, con colpi di scena che manterranno sempre viva l’attenzione. Qualche problema tecnico qua e là, ma una storia godibilissima molto estesa e variegata.

SoulCalibur 6 (Bandai Namco)

Picchiaduro particolarmente amato da una folta schiera di amanti del genere, il sesto capitolo di SoulCalibur amplia e approfondisce le tematiche dirompenti e nuove del precedente. Il combattimento tra spiriti e spade si arricchisce di nuove tecniche, filosofie, parametri e personaggi che renderanno l’equazione finale di difficile risoluzione. Namco propone quindi due differenti modalità: le Cronache dell’Anima e la Bilancia dell’Anima, che permettono di arricchire il proprio personaggio e i personaggi di contorno di aspetti inusitati. Lo spirito nipponico del gioco, che ha la via del Bushido come riferimento principale, rimane invariato. Sono i nuovi modificatori a creare armi e mosse sempre nuovi, ad offrire spettacolarità e imprevedibilità nei combattimenti all’ultimo respiro. Il comparto online, minimo rispetto al gioco in solitario, non offre molte varianti seppur pronto a sviluppi illimitati. La parte tecnica è rimasta praticamente invariata, con pregi e difetti già riscontrati di momenti di lentezza e di una generale attenzione alla fluidità di movimenti a scapito del dettaglio.

Fallout 76 (Bethesda Softworks®)

Il nostro povero pianeta è stato messo sottosopra dal solito disastro nucleare. Uscendo all’aperto, occorre ricostruire e, soprattutto, affrontare le creature infette e, naturalmente, ostili. Questo è un prequel, ambientato svariati anni prima dei titoli che hanno composto questa saga. In pratica, vi trovate alla stregua di pionieri, alla ricerca del cosa abbia portato allo sterminio, mentre andata a caccia degli indizi lasciati dai compagni del 76 e dal sovrintendente. Nel gioco, dovrete affrontare varie missioni principali e secondarie, anche se il ritmo, in alcuni momenti, per soddisfare le esigenze del videogame, non premia il titolo. Certo, se amate i giochi di esplorazione, Fallout 76 fa al caso vostro perché il suo West Virginia offre ore di ricerche stimolanti.

Insomma, vi deve piacere proprio il genere, anche se si fa fatica a capire chi vinca nell’antagonismo tra single player e multigiocatore.

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