Cronaca locale

Il sindaco si alza dal tavolo: solo 70 vigili a Capodanno

Scontro sul badge. Scavuzzo: «No a scioperi bianchi» Accessi al concertone presidiati dagli organizzatori

Il sindaco si alza dal tavolo: solo 70 vigili a Capodanno

Vietato introdurre bottiglie di vetro, petardi, fuochi pirotecnici e spray al peperoncino. L'ingresso al concertone di Capodanno in piazza Duomo sarà consentito solo a 20mila persone, capienza massima in base alle norme anti terrorismo. Show gratuito come sempre. Sul palco a partire dalle 20 il dj set «Discoradio Party» e dalle 21 la musica dal vivo con The Bluebeaters e poi con l'autore di Occidentali's karma Francesco Gabbani. Previste incursioni di Dario Vergassola. Piazza Duomo sarà (ovviamente) sorvegliata speciale. Gli spettatori ai varchi saranno controllati con i metal detector e per agevolare le operazioni il Comune consiglia di presentarsi «con adeguato anticipo» ed «evitare di portare borse e zaini». Dalle 17 saranno chiusi gli accessi alla fermata del metrò Duomo, si potranno usare le stazioni più vicine di Cordusio, San Babila, Missori e Montenapoleone. Quindici minuti dopo la mezzanotte stop alla musica. Il servizio o metropolitana sarà prolungato (solo sulle tratte urbane) con gli ultimi passaggi in centro alle 2 e i bus sostituti inizieranno a girare all'1 e 30.

Il controllo ai varchi sarà garantito dagli operatori del concerto (Artificio23), non dai vigili. Saltato il tavolo di trattativa con convocato in extremis ieri dal sindaco e dalla vice Anna Scavuzzo per scongiurare lo «sciopero bianco» degli straordinari durante il concertone. Le sigle di base (Dicap, Uil, Sulpm) hanno posto come pregiudiziale lo stop all'introduzione del badge per controllare le presenze. Gli animi si sono surriscaldati e Beppe Sala si è alzato e ha lasciato la riunione. Scavuzzo difende il nuovo sistema (fino ad oggi le presenze vengono «spuntate» a mano dai dirigenti): «La riorganizzazione serve a monitorare sempre se stiamo facendo lavorare tutte le risorse a disposizione, se chi si offre per gli extra può davvero accedere. Vogliamo una distribuzione omogenea e non che alcuni agenti siano in servizio per un numero di ore non sopportabile». Il sindaco contesta i casi di agenti che maturano 300 ore di straordinario al mese e vuole tagliare i 18 milioni di spesa all'anno. «Sono ore che gli agenti fanno, non si contesta loro di fare i furbetti - precisa Scavuzzo - ma non è possibile lavorate 17 ore al giorno per diversi giorni consecutivi nel pieno delle funzionalità, rendiamo più omogenei gli straordinari. E l'importo è troppo alto. Col governo faremo battaglia per avere fondi per nuove assunzioni». Daniele Vincini, portavoce Sulpm, precisa che «non è un'iniziativa sindacale ma spontanea, dei ghisa che un mese fa avevano dato la disponibilità a lavorare fuori turno ne è rimasto uno. Ma tanto Sala si lamenta per i troppi straordinari». Scavuzzo assicura: «Faremo il massimo coi vigili a disposizione, per ora 61 in ordinario e 9 in extra tra serale e notturno, l'anno scorso erano 98. Ma sarebbe poco rispettoso anche nei confronti dei colleghi in servizio uno sciopero bianco, richiamo al rispetto e alla lealtà reciproca. Chi ha disdetto deve dare un nome in alternativa o presentarsi o rischia conseguenze».

I sindacati sono spaccati. Prima il sindaco e Scavuzzo hanno incontrato Cgil e Cisl che hanno già accettato il sistema badge. Le sigle riferiscono che Sala si è impegnato a portare già al prossimo tavolo il 3 gennaio risposte ad alcuni temi sollevati, dalla garanzia delle tutele legali al rispetto delle 13 ore di lavoro massimo giornaliero e «un sistema di progetti che garantisca la distribuzione più equa della risorse economiche scardinando il sistema dello straordinario, oggi privilegio di pochi». Sulla rilevazione elettronica delle presenze «durante le fasi di test si sono rilevate una serie di criticità e permane la preoccupazione che il sistema non riesca a gestire la complessità e flessibilità del ruolo.

Sala ha risposto che non intende usare modalità che ingessino il Corpo ed è pronto a proseguire il confronto per trovare le soluzioni migliori».

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