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La dissidente M5S Fattori: "No alla xenofobia di Salvini"

Elena Fattori, la senatrice dissidente del M5S, passa attacca Matteo Salvini: "Che ci potesse essere una contrapposizione di idee è chiaro, ma cedere totalmente alla politica becera e xenofoba di Salvini non me l'aspettavo"

La dissidente M5S Fattori: "No alla xenofobia di Salvini"

"Salvini doveva gestire l'immigrazione e invece peggiora la situazione". Alla senatrice grillina Elena Fattori il dl Sicurezza proprio non piace e, dai microfoni di 'L'Italia s'è desta' su Radio Cusano Campus, chiede che venga radicalmente modificato.

"I primi due che hanno fatto una mozione sono state Appendino e Raggi, quindi non è una contrapposizione politica, sono i sindaci che sanno che il decreto creerà problemi e vogliono cercare di risolvere la situazione. Farne una battaglia solo di bandiera sarebbe controproducente", spiega la senatrice che rientra i dissidenti del M5S che mal digeriscono le politiche di Matteo Salvini. "Sul Contratto di governo il decreto Sicurezza non c'è. Il Contratto - sottolinea - parla di rimpatri, cosa che non è stata per niente affrontata. Che poi ci potesse essere una contrapposizione di idee è chiaro, ma cedere totalmente alla politica becera e xenofoba - attacca la Fattori - di Salvini non me l'aspettavo". La senatrice, che è a rischio espulsione dal M5S, si descrive come la figlia di coppia di divorziati che ora ha un papà (Salvini) a cui "fa i dispetti" per mandarlo via. E, a proposito della sua possibile espulsione, dice: "Non ho capito l'obiettivo di questo messaggio di Capodanno che dice che il mio procedimento è ancora aperto. Non ho la più pallida idea della situazione, c'eè un'entita' che non si capisce chi è, forse questi probiviri, che decideranno". A chi la accusa di essere in procinto di passare col Pd, dice: "Ma dove vado? Io sono da sempre M5s e porto avanti il programma scritto insieme con i cittadini. Il Pd tra l'altro - annota Fattori - è defunto". Intanto il capitano Gregorio De Falco, stamane, sulla sua pagina Facebook, ha postato il testo della poesia di Sergio Guttilla dal titolo 'Se fosse tuo figlio...', accompagnato dalla foto di un bambino profugo che cerca di salvarsi aggrappato a uno scoglio.

Un modo per rimarcare, ancora una volta, la distanza dalla scelta del governo di non accogliere i migranti fermi in mare.

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