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Patriarca di Mosca contro gli smartphone: "Strumenti del diavolo"

Le dichiarazioni del capo della Chiesa di Mosca hanno provocato le critiche di diverse ong russe che lottano per la libertà dei media nel gigante slavo

Patriarca di Mosca contro gli smartphone: "Strumenti del diavolo"

In Russia stanno facendo molto discutere le parole pronunciate in questi giorni dal patriarca ortodosso Kirill, capo della Chiesa di Mosca. Egli ha infatti additato gli smartphone e internet come “strumenti del diavolo”.

Intervistato dal canale televisivo Rossiya 1, il religioso ha evidenziato i “pericoli” derivanti dalla crescente diffusione di tali innovazioni tecnologiche. Ad avviso del patriarca, lo sviluppo di un mondo “sempre più connesso” rischia di favorire l’“avvento del Maligno”. L’Anticristo, a detta di Kirill, potrebbe facilmente “infiltrarsi” in tale rete di connessioni e utilizzarla per “controllare il mondo”.

Egli ha dichiarato: “Gli smartphone e altri gadget collegati a internet stanno rendendo le persone sempre più vulnerabili. Chi utilizza tali ritrovati tecnologici viene inserito in un gigantesco sistema di rilevazione dei dati personali. Se l’Anticristo deciderà di indirizzare i suoi abominevoli influssi verso le persone che controllano questa rete globale di connessioni avrà di fatto in pugno l’intera comunità umana. Se il diavolo conquisterà il dominio del world wide web avvolgerà miliardi di anime nelle sue spire e allontanerà sempre più persone dalla fede in Cristo.” Il patriarca ha quindi esortato i proprietari di smartphone e gli internauti a “essere prudenti”. Kirill ha poi concluso l’intervista fornendo delle precisazioni: “Le mie parole non devono essere affatto interpretate come un attacco allo sviluppo tecnologico. Ciò che io condanno è la progressiva trasformazione di quest’ultimo in un sistema perverso, diretto esclusivamente a controllare e a rubare le identità di miliardi di individui".

Le dichiarazioni del capo della Chiesa di Mosca hanno provocato le critiche di diverse ong russe che lottano per la libertà dei media nel gigante slavo. Queste hanno subito bollato l’invettiva del religioso contro la “degenerazione” dello sviluppo tecnologico come un “appoggio” alle restrizioni imposte negli ultimi mesi dal Cremlino ai danni del web e delle piattaforme social.

Nel quadro della recente strategiadi Putin rientra anche il disegno di legge presentato alla Duma lo scorso dicembre dal governo federale.

Mediante il provvedimento in questione, il presidente russo intende dare vita a una “rete internet nazionale”, in quanto, a suo avviso, l’attuale sistema globale di connessioni starebbe mettendo a repentaglio soprattutto l’“unità spirituale della nazione”.

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