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Da Grillo un vaffa a Salvini E riparte con Fico e meetup

Beppe in teatro: "La mamma di Matteo doveva usare la pillola". Rapporti deteriorati con Casaleggio-Di Maio

Da Grillo un vaffa a Salvini E riparte con Fico e meetup

Beppe Grillo sferra l'attacco a Matteo Salvini e prepara con Roberto Fico un nuovo movimento.

Il 2019 segna l'uscita dal lungo letargo per il comico genovese. Da Napoli, Grillo segna la distanza politica dal governo gialloverde. E per la prima volta, ragiona con il presidente della Camera sull'opzione di rompere definitivamente (e pubblicamente) con Davide Casaleggio e Luigi di Maio.

Il primo indizio: il comico sceglie la tappa di Napoli, la città di Fico e Di Maio, del suo tour, «Insomnia», per aprire il fuoco contro il ministro dell'Interno. Dal palco del Teatro Diana, Grillo è durissimo contro il leader leghista: «Ho detto alla madre di Salvini che quella sera doveva prendere la pillola. Anni fa, quando lo incontravo, mi dava del lei. Poi parlai alla madre al cellulare. Salvini è un foruncolo sul progresso».

Parole, arrivate dopo la presa di posizione pro-vax (che ha fatto infuriare Di Maio), che pesano come un macigno sull'alleanza tra Lega e Cinque stelle, già messa alle corde dagli strappi su Tav e migranti.

Il secondo indizio: tra gli invitati alla seconda serata dello spettacolo di Grillo c'è Fico. A meno di un blitz serale, Di Maio, impegnato nella campagna elettorale in Sardegna, non assisterà allo show. È la conferma di un asse, solido, tra Grillo e il presidente della Camera: sintonia che nelle ultime settimane si è rafforzata.

Non solo l'attacco a Salvini, Grillo ha marcato la distanza dalla Lega anche su un altro tema di scontro all'interno della maggioranza: la legalizzazione della cannabis. Grillo, dal blog, ha rilanciato e appoggiato la proposta di legge di Matteo Mantero, deputato dissidente dell'area Fico, sulla liberalizzazione della cannabis. Ma stavolta, Grillo non è una scheggia impazzita: le uscite sono i primi di segnali di un progetto molto più ambizioso. Di Maio, Casaleggio jr e Di Battista sono battaglie perse. Con Fico, al contrario, il dialogo non si è mai interrotto. E l'idea sarebbe di ripartire proprio in tandem con il presidente della Camera per consumare la scissione. Lanciando una nuova creatura politica.

Un movimento? Forse. Una semplice lista elettorale? Meno probabile. Le certezze di Fico e Grillo sono due: separare le proprie strade da quelle di Casaleggio e Di Maio e dare nuova linfa ai meetup. Anche con Di Battista ormai i rapporti sono al minino storico: l'ex parlamentare ha deciso di sposare la linea pro-Casaleggio.

Grillo non tollera retromarce e forzature sui dogmi storici del Movimento. La candidatura alle prossime elezioni europee di persone esterne, catapultate, che non passeranno al vaglio della rete, segnerebbe l'ennesimo strappo. E poi i continui tentativi di rivedere la regola del doppio mandato hanno spinto Grillo a uscire dal letargo. Lo schema di Fico e del comico è già ben definito: si ricomincia dai meetup. Quelle piazze virtuali, di confronto, di libera partecipazione ed elaborazione di proposta politiche, che hanno rappresentato il cuore del Movimento. La genesi del sogno (svanito) grillino. Piazze che Casaleggio jr e Di Maio hanno praticamente distrutto. Azzerato. Cancellato. Non hanno alcun più valore nell'universo grillino. E raramente si riuniscono. Quasi mai stimolano l'azione politica. Si riparte, dunque, dai meetup anche per un'altra ragione: quei militanti non hanno mai riconosciuto la leadership di Di Maio. Per i meetup, Grillo resta il vate.

Il sogno è rimettere in moto la rivoluzione gentile, partendo dalla piazza virtuale. Ristabilire la connessione con una platea di attivisti, infuriata per la deriva e i tradimenti del vicepremier e degli amici. Fico sarà l'accompagnatore, lavorando dall'interno delle Istituzioni, incidendo su linea politica e scelte legislative.

Grillo ritornerà ad essere (come è stato negli ultimi due giorni) il megafono delle battaglie dei meetup che hanno tenuto a battesimo il MoVimento.

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