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Battisti, l'ex compagna si lamenta: "Cesare è malato e la pena è troppo dura"

Priscila Luana Pereira parla al quotidiano brasiliano O Estado de So Paulo e conferma che la polizia l'ha già messa sotto torchio e ha perquisito più volte la casa

Battisti, l'ex compagna si lamenta: "Cesare è malato e la pena è troppo dura"

Priscila Luana Pereira, ex compagna di Cesare Battisti, commenta al quotidiano brasiliano O Estado de Sao Paulo la condanna all'ergastolo per il terrorista.

"Credo che i difensori dei diritti umani chiederanno una riduzione della pena. Cesare è stato processato in contumacia e la sentenza è molto dura". La donna, che vive a São José do Rio Preto con il figlio di cinque anni avuto da Battisti, ritiene che la condanna sia troppo dure: "Cesare ha già problemi di età e di salute come l'epatite, devi prendere medicine. I prossimi passi devono garantire che non si ammali".

La donna non ha contatti con il terrorista dallo scorso anno. Tuttavia, sempre stando alle sue dichiarazioni, pensa di essere ingiustamente finito sotto la lente di ingrandimento della giustizia brasiliana. "Hanno perquisito la mia casa e dove ho vissuto prima", afferma. Secondo l'ex compagna di Battisti, il figlio della coppia avrebbe già iniziato a percepire che qualcosa non va: "Non capisce perfettamente cosa sta succedendo, ma gli manca il padre, chiede perché siamo qui e lui no".

La stessa donna, poco prima dell'arresto del terrorista, aveva detto di augurarsi che l'ex compagno fosse scappato in Bolivia per avere la protezione di Evo Morales.

Ma non ha fatto i conti con il fatto che a La Paz fossero di tutt'altro avviso: come dimostrato dall'epilogo della latitanza di Battisti.

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